

Ponte Mammolo, ancora li, di nuovo in quell’area che per anni è stata terra di nessuno, siamo tornati per un sopralluogo e scattare qualche fotografia.
Con molta perplessità dobbiamo registrare che nulla è cambiato da maggio 2015, da quando ci fu il maxi sgombero dei cittadini africani. E’ ancora tutto (o quasi) lì, è ancora tutto tremendamente fermo a distanza di nove mesi (esattamente… una gravidanza).
Durante lo sgombero ci fu riferito dagli agenti della polizia che era presente anche dell’eternit in almeno una struttura pericolante all’interno del “villaggio” abusivo.
Ebbene la fotografia risulta ad oggi è esattamente questa, una sorta di paesaggio distrutto da un tornado mediatico “anti-rifugiati”, che, allo stato dei fatti, non ha portato benefici. Sono stati tolti questi ragazzi, queste persone (spesso ce lo dimentichiamo che lo sono) ed abbiamo ottenuto questo palcoscenico perfetto per una scena cinematografica di un paesaggio vittima di una calamità naturale.
Quindi, ragionando un secondo in più si può affermare che si è tolto degrado per portare nuovo degrado, geniale!
Con molti dubbi e perplessità raccontammo la gestione approssimativa di quel caldissimo 11 maggio 2015, giorno dello sgombero. Con gli stessi dubbi e le stesse perplessità ci viene da chiedere “perché?”. Perché da anni i cittadini di via delle Messi d’Oro non possono godere di un territorio confortevole appieno ed efficiente?
L’area è del demanio dello Stato perciò il IV municipio in un certo senso ha le mani legate sul suo futuro. Occorrerebbe un atteggiamento deciso da parte del IV municipio (non escludiamo che si stia attuando) per bonificare tale area e magari farci sorgere un parco giochi o comunque uno spazio godibile e funzionale, di cui quel terminato punto del quartiere ha un estremo bisogno.
Ci era stato riferito dal Presidente del IV Municipio, Emiliano Sciascia, che per settembre/ottobre, probabilmente, sarebbe iniziata la bonifica. Passato settembre ed anche ottobre, passato il giorno di Ognissanti, passata l’Immacolata concezione, Natale e San Silvestro, passata anche l’Epifania…
Ribadiamo che il Municipio non è diretto responsabile, però le tempistiche appaiono incerte e la comunicazione con i cittadini non soddisfacente.
Campeggia di tutto all’interno dell’area delimitata da una rete: calcinacci, water, una vasca da bagno (l’unica visibile), materassi, tubi in plastica, pannelli in vetro, mensole di legno, taniche di plastica e addirittura appena fuori la recinzione una televisione rotta e aperta in due pezzi.
Bene, dopo la descrizione del caotico e nauseabondo degrado si può sottolineare l’aspetto dedicato all’accumularsi dei ratti che inevitabilmente andranno a nozze in un’area così vasta, ricordando che l’adiacente fiume Aniene favorisce l’insediamento dei grigi mammiferi. E’ esattamente questa l’instantanea che consegnamo al Comune di Roma e allo Stato.
Con il Giubileo in corso e le strade centrali tenute rigorosamente in ordine, vogliamo ricordare questo. Non sono cittadini di serie B i residenti di via delle Messi d’Oro e noi, come giornale, vogliamo essere la loro voce. Inutile ribadire che continueremo a vigilare sulla situazione e riprendendo una frase già usata, celeberrima ed estremamente appropriata: dopotutto, domani è un altro giorno.
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