

Lunedì 2 dicembre 2024, presso la Biblioteca Vaccheria Nardi presentazione del progetto “Parco degli Alberini” alla presenza e con interventi dell’Assessora all’Ambiente di Roma Capitale Sabrina Alfonsi, del Presidente della Commissione Ambiente capitolina Giammarco Palmieri, dell’Assessora all’Ambiente del IV Municipio Federica Desideri e del Presidente del IV Municipio Massimiliano Umberti.
Il progetto si inserisce nel Piano “100 Parchi per Roma” che ha come obiettivo il recupero, la riqualificazione e la valorizzazione di 100 parchi e aree verdi della città in 10 anni restituendole alla piena fruibilità pubblica.
In apertura l’assessora municipale all’Ambiente Federica Desideri ha presentato gli ospiti sottolineando che il parco Alberini “è uno degli impegni che abbiamo preso anche sottoscrivendo il Contratto di fiume dell’Aniene”.
“L’intervento in via Alberini – ha annunciato Giammarco Palmieri – ha un costo di circa 2,4 milioni di euro e garantirà ai cittadini di Colli Aniene un suggestivo parco attrezzato.con affaccio sull’Aniene, e parte di un sistema di parchi fluviali che punta a creare un nuovo rapporto tra la vita della città e dei cittadini ed il fiume. I lavori partiranno nel 2025 ”.
Il presidente Umberti ha affermato: “Quando abbiamo firmato il contratto di Fiume, avevamo come obiettivo quello di creare una connessione e una fruibilità del fiume Aniene sul nostro territorio, questo è un’altra parte del puzzle che stiamo costruendo pezzo dopo pezzo. Sono previsti spazi sportivi, luoghi di socializzazione, attracchi per le barche, insomma un parco a spiovente sull’Aniene. Sarà un’opera che riusciremo a mettere a terra prima della fine della nostra consiliatura”.
L’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi ha poi illustrato più dettagliatamente il progetto e i programmi del suo assessorato non solo per quanto riguarda l’Aniene, ma anche il Tevere e l’Almone.
L’Assessora all’Ambiente ha fatto una panoramica sul problema dei roghi tossici che colpiscono puntualmente Roma Est. Si è soffermata sul grande incendio di Ponte Mammolo e sui sopralluoghi della Polizia Locale che hanno portato a una denuncia della stessa alla Procura della Repubblica. Roma Capitale ha chiesto ad AMA alcuni preventivi per bonificare l’area, per un costo di 350.000 €, sui quali c’è l’approvazione del Dipartimento. I i lavori dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2025. La bonifica procederà anche con la contemporanea denuncia alla Procura perché i responsabili vanno trovati per risarcire il Comune. Ormai è chiaro che c’è una connivenza nello sversamento, perché non potrebbe essere altrimenti. Con il nuovo sistema costituito da nuove tecnologie e droni, si sta facendo con AMA la mappatura complessiva dei luoghi da modificare della città. Questi luoghi devono poi trovare una fruizione perché altrimenti rischiamo di lasciare il danno. Per la Collatina Vecchia, sono state il Comune ha deciso la chiusura dell’area con i jersey per non fare entrare a sversare. È stato già fatto il passaggio dal patrimonio ad AMA di quello spazio nel quale collocherà un’area trasferimento e di trasporto in modo da occuparlo per un servizio utile e che non ridiventi invece appunto luogo di sversamento.
«Quindi anche questo secondo passo è importante e noi ogni volta che recuperiamo un pezzo di territorio dobbiamo assegnargli una funzione perché non torni ad essere una discarica» ha affermato l’assessora che si è poi soffermata sul Centro di Raccolta Rifiuti di via Cassino (Metro B di Ponte Mammolo) che resterà chiuso per tre mesi perché si doveva procedere per forza a lavori di adeguamento e ristrutturazione. AMA sta individuando dei punti alternativi dove portare i rifiuti.
L’Assessora infine ha fornito alcune informazioni sull’altra discarica di via Collatina, spesso sottoposta a roghi, dove si stanno cercando i proprietari dell’area che sarebbero gli eredi del precedente proprietario. Una ricerca difficile dove gli attuali possidenti non avrebbero ancora registrato l’eredità acquisita.
I tecnici dell’assessorato con numerose slide hanno poi descritto nei minimi particolari il progetto.
L’intervento di via Alberini prevede la riqualificazione generale dell’area lungo il fiume e anche quella tra Viale Palmiro Togliatti e Via Compagna (area laterale autolavaggio), il progetto comprende il completamento dei percorsi di mobilità lenta e la realizzazione di un percorso lungo il fiume.
In particolare, nell’area di via degli Alberini verrà ridefinito il margine lungo la strada interna di quartiere valorizzando la scarpata esistente con la messa a dimora di nuova vegetazione e la creazione di uno spazio d’ingresso pavimentato facilmente individuabile e riconoscibile. Con la realizzazione di un percorso lungo il fiume che costituisca il passaggio tra l’area verde attrezzata e quella più naturale lungo il fiume.
Saranno creati spazi per orti e a frutteto con un’ampia area a prato centrale di libero uso.
Sarà formata un’area di laminazione in corrispondenza dell’ansa del fiume per l’accumulo, deposito, filtraggio e depurazione delle acque oltre che per costituire un punto d’interesse per il miglioramento della biodiversità.
Saranno realizzati percorsi in materiali drenanti che applichino principi di micro-drenaggio urbano e che siano accessibili a tutti.
Sull’area di viale Togliatti verrà riqualificato lo spazio verde attualmente non utilizzato quale parco pubblico di connessione e realizzato un percorso che metta direttamente in relazione viale Togliatti con le aree del parco lungo il fiume. Un sistema di filari creerà coni ottici privilegiati aumentando la relazione tra le diverse aree verdi.
«Oggi raggiungiamo – ha affermato Umberti – un altro grande risultato insieme, Roma e il IV Municipio sempre più verdi e sostenibili. Verrà realizzato il Primo Parco Fluviale del IV Municipio, 21 interventi nella città per un importo complessivo di 63 milioni di euro. Una vera e propria infrastruttura verde. In IV municipio rideremo vita ad un’area degradata con sversamenti abusivi… Nelle prossime settimane organizzeremo una presentazione del lavoro dei progettisti alla cittadinanza e a tutte le realtà del nostro territorio.»
Sicuramente – sulla carta – un bel progetto per riqualificare un’area che negli ultimi tempi è stata oggetto di occupazioni, creazioni di discariche e roghi tossici. Ricordiamo però un progetto simile, ma più ridotto, realizzato oltre dieci anni fa dall’allora Presidente Ivano Caradonna ma durò poco perché senza un’efficace manutenzione dell’area verde il parco fu poco frequentato e in breve sparirono tutti gli arredi urbani installati dal Municipio. L’esperienza precedente servirà per evitare di nuovo gli stessi errori e che questo investimento sia utilizzato dalla comunità per avere nuovi spazi verdi usufruibili?
C’è stato nei brevi interventi del pubblico chi ha ricordato l’esistenza nell’area del ponte (malandato) sull’Aniene che collega con la prospiciente area di Ponte Mammolo, teatro di roghi che hanno funestato i quartieri di Colli Aniene e Ponte Mammolo e quartieri circonvicini. Ma il progetto non prevede la sua messa in sicurezza e il “parco fluviale interessa una sola sponda del fiume (quella di Colli Aniene) e quindi non consentirà un superamento agevole e in sicurezza del fiume da una sponda all’altra favorendo una maggiore fruizione del parco stesso.
A proposito dell’ultimo rogo di Ponte Mammolo l’Assessora Alfonsi nel suo intervento ha informato dell’avvenuta bonifica dell’area a cura dell’Ama per circa 350 mila euro che il Comune ha sostenuto in danno dei proprietari dell’area interessata. Sempre che non si tratti di abusivi ha soggiunto.
Mentre assistevo – scettico, data la non mia più tenera età non più partecipe ad entusiastiche aspettative – mi sono ricordato di inviare al mio ex presidente del V Municipio ed ora presidente della Commissione Ambiente comunale Giammarco Palmieri, un articolo di Abitare A di circa 34 anni fa e che qui ripropongo: “Aniene da fogna a parco fluviale”.
https://abitarearoma.it/parco-fluviale-aniene-scorreva-lanno-1990/
E purtroppo nessuno – nell’aria festevole di ieri – ha parlato dell’inquinamento del fiume Aniene che era ridotto a una fogna già 34 anni fa.
E non ho notizia di avvenuti interventi bonificatori.
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