Roma, assalto alla cassa sventato dall’allarme: il dipendente blocca un ladro
Un colpo studiato nei dettagli, ma fallito per un errore di calcolo: non avevano previsto né l’allarme, né il coraggio del dipendente, né la prontezza dei CarabinieriPensavano fosse un colpo facile, un gioco da ragazzi. Ma un dettaglio imprevisto ha mandato in fumo il loro piano: il suono assordante di un allarme.
Era un pomeriggio come tanti in via dei Serpenti, nel cuore di Roma, a due passi dal Colosseo. I turisti passeggiavano tra le stradine storiche, i negozi accoglievano clienti alla ricerca di souvenir e prodotti tipici. Nessuno poteva immaginare che, di lì a poco, in una delle attività della via si sarebbe consumato un tentativo di rapina.
Due uomini, entrambi di nazionalità georgiana e con passo sicuro, sono entrati nel negozio fingendosi clienti. Uno ha distratto il commesso con una richiesta banale, mentre l’altro si è avvicinato con destrezza alla cassa. Con una mossa rapida e precisa ha aperto il registratore, sicuro di arraffare l’incasso in pochi istanti. Ma proprio nel momento clou, quando i soldi stavano per finire nelle loro mani, il destino ha giocato loro un brutto scherzo.
Un suono improvviso, acuto e penetrante, ha squarciato l’aria: l’allarme era scattato. Il piano, perfetto sulla carta, è crollato in un istante.
Il commesso, accortosi della scena, non ha esitato: con un riflesso fulmineo si è lanciato su uno dei malviventi, bloccandolo con tutte le forze. L’altro, colto dal panico, ha tentato la fuga, sgattaiolando tra i vicoli circostanti nella speranza di far perdere le proprie tracce. Ma la fortuna non era dalla sua parte.
Le urla del dipendente hanno attirato l’attenzione di una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Roma Quirinale, che si trovava nei paraggi per un normale controllo del territorio.
I militari, senza perdere un attimo, sono intervenuti bloccando il primo ladro, ancora immobilizzato nel negozio, e lanciandosi all’inseguimento del secondo.
La caccia è durata pochi minuti. L’uomo, ormai alle strette, ha cercato di nascondersi dietro un angolo, ma è stato individuato e arrestato.
Portati in caserma, i due – entrambi senza fissa dimora e già noti alle forze dell’ordine – sono stati identificati e posti in stato di fermo con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso. Ora dovranno rispondere davanti al giudice con un processo per direttissima.
Un colpo studiato nei dettagli, ma fallito per un errore di calcolo: non avevano previsto né l’allarme, né il coraggio del dipendente, né la prontezza dei Carabinieri.
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