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Fine all’affidamento di ARETI per l’illuminazione pubblica in città: entro il 31 dicembre 2025 il Comune dovrà dire addio ad Areti, la società del gruppo Acea che per anni ha gestito il servizio in regime di affidamento diretto. La decisione, obbligata dopo il pronunciamento dell’Autorità garante del mercato che ha definito illegittimo l’affidamento diretto, è stata presa dall’amministrazione Gualtieri e si concretizzerà con un bando pubblico per individuare un nuovo gestore.
L’addio ad Areti arriva dopo anni di critiche e polemiche sul servizio di illuminazione pubblica a Roma, spesso definito carente e costoso. L’Autorità garante del mercato, con il suo pronunciamento del dicembre 2020, ha sollecitato l’apertura del mercato a nuovi operatori, ritenendo l’affidamento diretto ad Areti una pratica anticoncorrenziale.
Il nuovo bando per l’illuminazione pubblica a Roma dovrà basarsi su alcuni criteri chiave:
L’obiettivo dell’amministrazione Gualtieri è quello di individuare un nuovo gestore che sia in grado di offrire un servizio di illuminazione pubblica più efficiente, moderno e sostenibile. L’apertura del mercato alla concorrenza dovrebbe anche portare a un miglioramento del rapporto qualità-prezzo per il Comune di Roma.
L’addio ad Areti rappresenta un cambiamento importante per la gestione dell’illuminazione pubblica a Roma. Si spera che questo nuovo corso porti a un servizio migliore per i cittadini e per la città.