RomeCup 2024 all’Università Tor Vergata: soluzioni robotiche per la salute
Dal 20 al 22 marzo. Dei sei finalisti, tre realizzati da scuole romane. Vincitore “Pharmabot” (Istituto De Amicis-Cattaneo). Secondo Smemobox” (Fermi)Nel corso della RomeCup 2024, evento in corso dal 20 al 22 marzo 2024 all’Università di Roma Tor Vergata, dedicato alla robotica e all’intelligenza artificiale, sono stati presentati i sei progetti giunti alla fase finale.
Gruppi di team misti di studenti delle scuole superiori e delle università, hanno sviluppato prototipi di soluzioni robotiche e di intelligenza artificiale nel campo della salute.
Questo è stato possibile grazie al Contest Educativo “Health Bot”, la novità della quarta edizione di Fattore J, il progetto realizzato da Johnson & Johnson Innovative Medicine e Fondazione Mondo Digitale.
Tra i finalisti, tre sono di scuole romane
Tra i prototipi finalisti tre sono stati realizzati in suole romane: “Pharmabot” all’Istituto De Amicis-Cattaneo e “Smemobox” al Fermi (due soluzioni per supportare l’aderenza terapeutica e ricordare l’assunzione dei farmaci) e “Project B.o.n.e” all’Istituto Federico Caffè (una soluzione per accelerare la diagnosi con un software in grado di identificare precocemente l’osteoporosi e supportare il lavoro dei medici).
Gli altri tre prototipi finalisti sono rivolti a favorire l’inclusione di persone con disabilità, come “VisionAll” (per chi è affetto da disabilità visive) realizzato nell’ITIS Ettore Majorana di Cassino; a facilitare la diagnosi, come “Parkinson Detector” dell’ITIS Omar di Novara che usa l’AI per riconoscere la figura umana all’interno di un filmato e misurare gli angoli di movimento degli arti che possono essere possibili indicatori precoci del Parkinson; “Team Marconi”, un assistente medico virtuale che interagisce con una fascia wearable la quale rileva i parametri vitali di pazienti che svolgono attività sportive, realizzato nell’istituto Marconi di Nocera Inferiore.
I prototipi vincitori
I sei progetti sono stati valutati da una giuria composta da: Alfonso Molina (Direttore Fondazione Mondo Digitale), Michele Cornella (Business Intelligence Manager di Johnson & Johnson Innovative Medicine Italia), Massimo Walter Rivolta (ricercatore del Dipartimento di Informatica dell’Università degli studi di Milano) e Daniela Mondatore (Cittadinanzattiva), con l’obiettivo di premiare la soluzione tecnologica più innovativa e di maggiore impatto per la salute dei pazienti.
Il lavoro considerato più innovativo è stato “Pharmabot” (Istituto De Amicis-Cattaneo di Roma). Secondo classificato il progetto “Smemobox” (Fermi di Roma), terzo “VisionAll”, (ITIS Ettore Majorana di Cassino).
Fattore J 2020 – 2024
Questa quarta edizione di “Fattore J” si pone l’obiettivo di raggiungere 5.000 studenti con attività formative sul tema della prevenzione e dell’innovazione terapeutica nelle aree dell’oncologia, dell’HIV e della salute mentale.
Con le tre precedenti edizioni stati sensibilizzati 300.000 giovani a una corretta informazione scientifica, ad assumere comportamenti responsabili per la salute di tutti e a confidare nei progressi della ricerca e sono stati formati 30.000 studenti italiani su empatia, rispetto, inclusione e fiducia nella scienza.
Il contest Heath Bot è stata una delle tappe di questo percorso dedicato ai giovani, per dare loro la possibilità di ideare e sviluppare soluzioni innovative ed essere sempre di più attori del cambiamento di domani, per un mondo più in salute.
Per lo sviluppo di queste soluzioni, gli studenti si sono avvalsi del supporto di esperti di innovazione e AI di J&J, che li hanno supportati nella preparazione dei progetti sia durante incontri in presenza nella nuova sede di Milano di Johnson & Johnson Innovative Medicine che nel corso di webinar dedicati.
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