Scritte antisemite nel giorno della memoria a Roma: Ong e associazioni nel mirino
Accusate di ipocrisia le organizzazioni impegnate nell'emergenza umanitaria. Indaga la DigosUn atto choc ha macchiato il Giorno della Memoria a Roma, nel momento in cui la città avrebbe dovuto riflettere sull’orrore della Shoah.
Durante la notte, messaggi fortemente antisemiti sono stati proiettati sulla Piramide Cestia e su altri edifici simbolo della Capitale, tra cui la sede della Fao.
Le scritte, dure e accusatorie, mirano direttamente a numerose ong e associazioni, accusate di ostilità nei confronti dello Stato di Israele, modificando il loro nome in modo irriguardoso: “Amnesy” per Amnesty, “Hypocrisy” per Emergency e altre alterazioni simili, rivolte anche all’Anpi, Medici senza Frontiere e alla Croce Rossa Internazionale.
Il messaggio, con un gigantesco sfondo giallo, si conclude con un sarcastico “Buon Giorno della Memoria”, in occasione della ricorrenza della liberazione di Auschwitz nel 1945 da parte delle forze sovietiche, un evento che ha rivelato al mondo l’atrocità della Shoah.
Le Reazioni di Amnesty e Croce Rossa
Immediata la reazione di Amnesty International, che ha espresso la sua indignazione attraverso il portavoce Riccardo Noury. “Questo è il più ignobile abuso del nostro logo“, ha dichiarato Noury, condannando fermamente il gesto.
“L’antisemitismo è una grave violazione dei diritti umani, e accusare un’organizzazione per i diritti umani di violarli è ridicolo, oltre che pericoloso. In un giorno come quello della memoria, un’azione del genere è davvero riprovevole“, ha aggiunto.
La Croce Rossa Italiana, anch’essa presa di mira da questa offensiva, ha risposto con un comunicato in cui ricorda l’importanza della memoria e del rispetto dei diritti umani.
Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa, ha sottolineato come “80 anni fa venne liberato Auschwitz” e come, nonostante ciò, l’odio e la violenza sembrino continuare a prevalere in alcune aree del mondo.
“La dignità umana non è negoziabile”, ha concluso Valastro, ribadendo il ruolo fondamentale delle organizzazioni umanitarie nel difendere la vita e i diritti di ogni individuo, senza distinzioni.
Sull’episodio indaga la Digos di Roma.
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