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Stranezze in città: pedalando nel quartiere Gordiani e dentro Villa Gordiani

Il 20 Aprile ero partito da Tor Tre Teste per andare al quartiere Villa Gordiani, per la mia passeggiata ciclo turistica e per visitare un bel complesso di case popolari

C’era una volta un ragazzo a cui dicevano che non avrebbe potuto giocare a calcio perché era troppo basso. Trasformando quello che sembrava un limite in un vantaggio, quello stesso ragazzo è diventato un campione.

Il calcio è universale, non ha una storia con un inizio e una fine. 

Bisognerebbe pensare al calcio nel suo significato più profondo, più vero, per esempio quello di un bambino che raccoglie la palla sotto una macchina o dietro un cespuglio.

Il calcio, quello vero, si può a giocare anche  …ad una porta sola 

Questa è “la stranezza” che ho trovato questa mattina nel parco di Villa Gordiani.

Nello stesso posto dove c’era il campo di calcio della Asd Villa Gordiani, ora c’èuno spiazzo di terra battuta e una sola porta di calcio, completa di rete.

Un mio coetaneo, a passeggio con il suo cane, mi si è avvicinato mentre scattavo le foto e mi ha detto: “Gordiani conta oggi circa trentamila abitanti.Tanti anni fa ci piaceva la domenica mattina vedere le partite di calcio dilettantistico, ora con la sola porta di calcio e qualche bambino che gioca ci sembra di vincere la coppa del mondo”.

Il 20 aprile ero partito da Tor Tre Teste per andare al quartiere Villa Gordiani, per la mia passeggiata ciclo turistica e per visitare un bel complesso di case popolari. 

Per la precisione, Gordiani è una zona urbanistica del V Municipio di Roma, che si estende sui quartieri Prenestino-Labicano e Collatino.

E’ una zona urbanistica-residenziale realizzata dal Comune di Roma tra il 1952 e il 1958 nella programmazione INA-CASA dell’epoca. E’ vicina alla stazione Serenissima e alla via Prenestina.

Contava, e conta, circa 2000 appartamenti, abitati da circa 12000 persone, e fronteggia tutto il viale della Venezia Giulia.

In tre o quattro chilometri sono arrivato a via Collatina. Ho pedalato per via Pisino, via S. Giusto, via Cherso, viale della Venezia Giulia, via della Serenissima, via Rovigno d’Istria, via Albona, via Cittanova d’Istria, via Isola d’Istria, via Buie d’Istria, via Tolmezzo, largo delle Terme Gordiane.

Le strade sono poche, ma sommate e tutta la viabilità interna dei singoli edifici popolari vi garantisco che sono parecchi i chilometri pedalati, che mi hanno permesso di osservare.luoghi, persone, case e negozi, tantissimi con la saracinesca abbassata.

Nello scattare la foto del murales che raffigura il tram 14 mi sono distratto e sono scivolato assieme alla mia bicicletta. Ci ho guadagnato “una mano” di un gentile signore, per rialzarmi, e un ottimo caffè offertomi nel vicino chiosco bar di fronte al mercato rionale in via Rovigno d’Istria.


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