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Torino-Lazio 2-3: i biancocelesti trovano i tre punti con Noslin e Dia

Decisiva la rete dell'olandese, espulso contro la Dinamo Kiev, pochi secondi dopo il suo ingresso in campo

Il Torino crolla 3-2 in casa contro una Lazio cinica e spietata, vedendo sfumare il sogno della vetta solitaria. Dopo 47 anni di attesa, i granata salutano il primo posto, in un confronto ad alta tensione che ha visto ribaltamenti di fronte, emozioni e colpi di scena.

La Lazio parte forte, sbloccando il match dopo appena 8 minuti: una progressione devastante di Nuno Tavares si conclude con il suo quarto assist in altrettante partite, servito a Guendouzi, che sorprende Paleari con un destro centrale.

Il Torino, già orfano di Milinkovic-Savic per un infortunio dell’ultimo minuto, fatica a rialzare la testa, offrendo un primo tempo opaco e privo di idee, dove né Sanabria né Zapata riescono a pungere.

La Lazio, invece, domina la prima frazione di gioco, orchestrando azioni pericolose e sfiorando più volte il raddoppio. Solo una prodezza di Paleari evita guai peggiori ai granata, che chiudono il primo tempo sotto di un gol e con poche speranze.

Il tecnico Vanoli, visibilmente insoddisfatto, corre ai ripari nell’intervallo con un doppio cambio: dentro Ché Adams e Pedersen, mosse che cambiano volto al Torino. I granata ripartono con più grinta, spingendo subito sull’acceleratore, ma al 60′ arriva la doccia gelata: Dia, servito magistralmente da Isaksen, trova il 2-0 biancoceleste, beffando la difesa torinese e facendo sprofondare il Torino nel baratro.

La reazione granata, però, arriva. Ché Adams, entrato come una furia, accorcia le distanze al 67′ con un destro fulminante che non lascia scampo a Provedel. Il pubblico del Grande Torino torna a sperare, ma la Lazio non si scompone, gestisce il vantaggio con autorità e al 90′, a sorpresa, cala il tris: Noslin, entrato da pochi secondi, trova il gol che sembra chiudere definitivamente i giochi.

Ma non è finita. Al 92′, il Torino regala un ultimo guizzo con Coco, che firma il 3-2 con una spettacolare semirovesciata, riaccendendo le speranze per un finale al cardiopalma.

Nonostante l’assalto finale, il Torino non riesce a completare la rimonta. La Lazio esce vittoriosa da un match durissimo, portando a casa tre punti d’oro che ridanno ossigeno alla classifica e morale alla squadra di Baroni.

I granata, invece, tornano a fare i conti con i loro limiti, tra errori difensivi e una mancanza di concretezza che li condanna alla prima sconfitta stagionale in campionato, appena dopo l’eliminazione in Coppa Italia. Per Vanoli, espulso nel finale, c’è tanto da rivedere, in una partita che ha mostrato il meglio e il peggio di questo Torino: grande cuore, ma troppa ingenuità.

Una partita intensa, vibrante, che ha visto emergere una Lazio pragmatica e feroce, capace di capitalizzare ogni errore dell’avversario, contro un Torino combattivo ma disordinato.

La corsa al vertice si complica, ma la stagione è ancora lunga, e Vanoli dovrà lavorare sodo per ridare smalto a una squadra che ha dimostrato di poter competere, ma non ancora di saper vincere nei momenti decisivi.


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