Tram Termini – Tor Vergata. L’università pone il veto
Durante la seconda conferenza di servizi, l'Università di Tor Vergata ha espresso una serie di criticità e negato il suo nulla-osta all'operaSi è svolta la seconda conferenza di servizi prevista nell’iter di approvazione del PAUR (Provvedimento Autorizzativo Unico Regionale), atto necessario per l’approvazione e la realizzazione della nuova tramvia Termini – Tor Vergata, identificata come Metro G nel PUMS di Roma Capitale (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile).
Si pensava che, dopo la prima conferenza di servizi, che avevano visto una serie di problemi posti da Grandi Stazioni in merito alla sicurezza antincendio di Roma Termini, e dopo che tali problemi erano stati superati con la riunione del tavolo tecnico del 27 settembre, non fossero previsti altri ostacoli di rilievo posti dai partecipanti alla conferenza.
Il progetto di linea in questione, nell’idea analizzata in conferenza, sarebbe quello di un percorso che va ad attraversare 3 municipi (I, VI e VII) , andando a sostituire e trasformare il tratto Ferrovie Laziali – Giardinetti, nell’attuale percorso attraversato dalla ferrovia Roma – Pantano. Un’opera infrastrutturale che doveva essere stata cantierizzata già nel 2023, e che dopo la prima conferenza di servizi sembrava destinata a procedere spedita verso l’approvazione.
Ed invece stavolta è arrivato uno stop, nello specifico un mancato nulla-osta alla realizzazione del progetto. Ad opporsi al progetto, per una serie di motivazioni tecniche, è stata stavolta l’Università di Tor Vergata, tra gli attori coinvolti nella conferenza di servizi.
L’ateneo aveva inviato già in data 7 novembre le sue osservazioni, che costituivano l’ossatura del suo parere negativo. In una nota sono infatti contenute tutte le criticità, che riguardano nello specifico:
l’attraversamento a raso della tranvia su viale della Sorbona, che non consente il transito veicolare in regime di deflusso ininterrotto su quella che è la principale via di accesso all’università e al pronto soccorso del Policlinico Tor Vergata
il passaggio in affiancamento della tranvia su via Columbia comporta un restringimento della piattaforma stradale che altera le funzionalità e le prestazioni della viabilità esistente con ricadute negative sia sul traffico privato che sul trasporto pubblico di superficie su gomma, aggravando le già attuali criticità di accesso al comparto universitario
la sistemazione prevista dell’intersezione tra via Columbia e via Cambridge non consente di preservare tutte le attuali manovre di svolta per l’accesso alla macroarea di Lettere e Filosofia, alla facoltà di Economia e al polo museale
il passaggio della tramvia su via Cambridge in sede promiscua non garantisce gli attuali livelli di servizio e sicurezza per il traffico privato e per il trasporto pubblico
la tranvia genera interferenze/sovrapposizioni con gli edifici e le opere esistenti, nonché con quelle in fase di realizzazione e in programmazione
il passaggio della tranvia in prossimità degli edifici universitari, didattici e laboratori, nell’attuale configurazione di progetto, potrebbe comportare emissioni acustiche e vibrazioni tali da compromettere l’ordinario svolgimento delle attività universitarie
il passaggio della tranvia nel tratto finale che conduce al capolinea (fermata denominata “Policlinico di Tor Vergata”) interferisce con il costruendo nuovo Polo Didattico di Ateneo
l’attraversamento semaforizzato della tramvia nei pressi del capolinea (fermata denominata “Policlinico di Tor Vergata”) interferisce con l’intersezione a rotatoria esistente tra via Cambridge, via Gismondi e viale Heidelberg, in contrasto con la normativa vigente
la fermata “Policlinico di Tor Vergata” è ben distante dall’ingresso dello stesso (circa 900m) e la denominazione è quantomeno forviante in quanto non è funzionale al Policlinico
L’appuntamento a questo punto è rinviato al 18 dicembre, data in cui è prevista la terza ed ultima seduta della conferenza di servizi. Solamente in caso di approvazione del Provvedimento Autorizzativo (PAUR) si potrà proseguire con l’iter esecutivo, che prevederà a quel punto l’indizione della gara d’appalto, l’assegnazione e la costruzione della tramvia.
In caso contrario, per l’ennesima volta si assisterà ad un’opera che avrebbe rappresentato un importante tassello nel settore dei trasporti urbani e che finirà nel dimenticatoio.
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