

Sabato 18 marzo dalle ore 21:00 alle ore 0:00 a RomaTeatri in via Gina Mazza 15 a Roma si terrà l’evento: Luigi Tenco tra canzoni e parole
Voce: Remo Simoncelli, Chitarre: Dario Fiori, Chitarre e Contrabasso: Marco Abbondanzieri, Voce Narrante: Federica Menici.
Interviene: Pasquale Ragone autore del libro “Le Ombre del Silenzio”
Info: (333 777 7007)
“Io si che t’avrei fatto vivere una vita di sogni…
Dopo tanti e tanti anni, fiumi d’inchiostro e soprattutto tante canzoni oggi parlare ancora di Tenco sembra retrivo e scontato, in parte lo è ma allora perché parlare ancora di tante cose inutili quando la musica forse è ancora una delle poche cose utili?
A parer del vero e a giudizio di qualcuno la musica, ma l’arte in genere è solo una perdita di tempo, non produce ricchezza, intorpidisce e rallenta i processi produttivi, è cattiva consigliera e indirizza le giovani coscienze in ambiti non controllabili.
Se tutto questo è vero ben venga, siamo fieri di essere musicisti e fieri di essere cattivi maestri, come lo è stato Luigi, il ragazzo ribelle, scapestrato e di indole indomita, una caratteristica dei giovani ma che negli anni non abbandona mai le persone rette e sincere.
Ormai a quasi cinquanta anni dalla morte di quel ragazzo poco perbene molti lo ricordano, i festival e le rassegne non si contano, gli spettacoli e gli omaggi sono ancora più di ieri, ma forse pochi ricordano volutamente le due vene di Luigi, quella prettamente musicale, di cui lui andava fiero e quella sovversiva di cui era cosciente portatore.
I dibattiti al Beat 72 con i giovani “capelloni” e le interviste sulla musica e sul suo sogno di un Folk italiano sono il perno della nostra performance. La nostra compagnia ha già trattato Tenco nello spettacolo “Stanza 219” ma ha trattato di un mistero, un mistero che si snoda tra atroci sospetti di falso suicidio e di inquinamento delle prove, tipico del nostro paese.
Per questa volta faremo finta che Luigi non sia morto, che le tematiche da lui affrontate e le sue composizioni siano ancora, come lo sono del resto, attuali. Il divorzio, l’emancipazione della donna, l’immigrazione sembrano lontani e scontati temi, conquiste sociali assodate, ma non è così”.
(dalla pagina Facebook di Marco Abbondanzieri)
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