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Uno strano incontro a Castel Gandolfo

Succede anche questo: che un vecchio laico, marxista non pentito, illuminista, nostalgico del PCI, come il sottoscritto, uno da sempre convinto della superiorità della ragione su qualsiasi fede religiosa, per un caso del tutto accidentale (l’avere accompagnato un vecchio e caro amico, presidente di Azione Cattolica di una città siciliana, al Convegno nazionale della sua Associazione in quel di Castel Gandolfo), incontri il Presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Matteo Zuppi, e, subito dopo le dovute presentazioni, scambi con lui alcune battute argute e piacevolmente divertenti.
Non solo: capita anche che il vecchio marxista, mosso dalla curiosità che lo ha sempre caratterizzato, si fermi ad ascoltare le domande che Stefano Ziantoni, ex giornalista del TG1, rivolge per un’ora e mezza a Sua Eminenza e le risposte di quest’ultimo.
Ed ecco la sorprendente scoperta: su quasi tutti gli argomenti trattati nel corso dell’intervista (migranti, nuove povertà, disagio e violenza giovanile, l’apertura alle “diversità”,la dittatura della rete e dei social, degrado urbano e solitudini individuali, necessità di porre limiti al turbo-capitalismo consumistico e devastatore della natura, la guerra in Ucraina e il possibile ruolo autonomo dell’Europa, e altre cose ancora), il vecchio marxista non può fare altro che constatare come le opinioni del cardinale coincidano con le sue, oppure sono vicinissime.
E tutto ciò mentre il pubblico di azionisti cattolici (più di mille persone presenti in sala, tutte facce di persone normalissime, lavoratori, impiegati, insegnanti, giovani, tantissime donne, pensionati e pensionate, qui convenuti a proprie spese, mossi solo da spirito squisitamente evangelico) sottolineano, con applausi e convinti cenni di consenso, i passaggi più significativi, conditi con battute divertentissime, delle risposte del cardinale.
E ciò avviene nel pomeriggio rovente di sabato 26 agosto 2023 mentre, ad alcune centinaia di chilometri più a nord, a Rimini, si consuma nella noia il consueto Meeting di Comunione e Liberazione (o Fatturazione?), a mio avviso, il volto di un cattolicesimo compromesso con gli ambienti più sfacciatamente affaristici, liberistici, iper-consumistici, dell’economia capitalistica, impegnata quotidianamente nel super sfruttamento del lavoro e nella degradazione dell’essere umano a semplice strumento e a merce da comprare e vendere sul mercato.

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