

Domani 13 luglio 2020 il Gazometro di Roma compie 83 anni.
Pilastro dell’archeologia industriale capitolina è situato nei pressi della via Ostiense, laddove il Tevere forma una lunga ansa, in un tratto che fin dall’antichità è sempre stato approdo fondamentale di merci e materiali per l’Urbe e che ha ospitato anche un’importante area agricola. A testimoniare il fecondo passato della zona, diversi monumenti punteggiano il panorama, prima fra tutti la Piramide Cestia e da tanti anni ormai anche il Gazometro nell’immaginario collettivo dei romani – fa parte dello skyline di Roma”.
“E proprio laddove – dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale – sorse il grande impianto del gas, emerge oggi una
desolata landa di degrado, con il Tevere lasciato all’incuria più totale, con una moria di pesci avvenuto ancora una volta proprio in quest’ultimo periodo, fenomeno che è stato ben visibile dal Ponte della Scienza proprio all’altezza del Gazometro. Ed ancora l’ex stabilimento Mira Lanza abbandonato e la presenza di sacche d’illegalità da anni denunciate, tra rifugi di fortuna e accampamenti abusivi, incendi di rifiuti sulle rive, comportano microcriminalità mettendo a rischio sia i residenti che i commercianti. Oltre agli evidenti sversamenti illegali nel fiume di ogni materiale inquinante, comprese lastre di amianto”.
“Tanti auguri al Gazometro di Roma, che domani forse verrà festeggiato – conclude Benvenuti – ma quando la Sindaca Raggi si occuperà di mettere in sicurezza e restituire decoro all’area Ostiense-Marconi?”
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