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Bologna-Roma 2-0: I giallorossi senza Lukaku e Dybala cadono al dall’Ara

La squadra di Mou, superati da una rete di Moro e da un autogol di Kristensen. Renato Sanches sostituito dopo 19 minuti
FOTO AS ROMA

In una delle sfide valevole per la zona Champions, allo Stadio dall’Ara, è il Bologna ad uscire con i 3 punti. Esce invece amareggiata la Roma, che oltre ad essere sconfitta per 2 a 0, in 90 minuti la squadra di Mou passa dalla quarta posizione alla settima, in attesa del posticipo di Atalanta-Salernitana ( in programma questa sera Lunedi 18 Dicembre 2023) dove i giallorossi potrebbero ritrovarsi addirittura in ottava posizione se gli Atalantini dovessero battere la Salernitana.

La squadra di Mourinho, privi di Dybala e Lukaku in attacco, sono parsi inconsistenti davanti, lenti e impacciati in mezzo al campo, fragili dietro dove a trafiggerli è stata al 37.mo del primo tempo una bruciante ripartenza che ha permesso a Moro di calciare un rigore in movimento. E, dopo 4 minuti del secondo tempo, una sfortunata deviazione nella sua porta di Kristensen su cross di Ferguson che Ndoye non era riuscito a mettere in rete.

In mezzo, pochi sprazzi di Roma, in una partita dura e a tratti nervosa che l’arbitro Guida ha faticato a tenere in pugno a colpi di cartellini gialli; e anche l’onta, per Renato Sanches, di una sostituzione dopo appena 19 minuti giocati nel secondo tempo che per il portoghese sa di bocciatura quasi definitiva: entrato in campo al posto di Spinazzola all’inizio della ripresa, fuori al 64′ per far posto a Bove. Mourinho alla fine spiegherà così la scelta:Mi dispiace da morire, ma non potevo lasciare la squadra con un giocatore che era entrato in frustrazione.

Eppure il tecnico, anche in una serata così nera, parla di futuro e forse per la prima volta afferma in pubblico con chiarezza che lui a Roma vuole restare: “Se dovesse succedere che me ne andrò alla fine della stagione – dice – non sarà mai per una decisione mia, io voglio continuare qui.

Sono disponibile a qualsiasi progetto”, dice lo Special One. Ma aggiunge anche una riflessione amara sul tipo di programmi a cui la Roma deve pensare per l’avvenire, date le difficoltà economiche e i vincoli imposti dal Fair play finanziario: “Qualche volta se non puoi prendere giocatori al top, è meglio sviluppare ragazzi più giovani.


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