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Cabine d’artista: amare l’ambiente allo Sporting Beach

In uno degli ultimi stabilimenti storici del litorale romano, dal 20 ottobre al 3 novembre 2019, sarà ospitata la mostra “Cabine d’Artista/Abbi Cura” promossa da SBA/Sporting Beach Arte.

Appuntamento domenica 20 ottobre 2019 ore 11.30 allo SBA – Sporting Beach Arte – Lungomare A. Vespucci, 6 – Ostia Lido (Roma).

Intervengono: Alessandra Borzacchini, Responsabile di SBA/Sporting Beach Arte e Paola Pallotta, Storico dell’arte e curatrice della mostra.

SBA – Sporting Beach Arte è uno spazio che accoglie l’arte contemporanea all’interno di uno stabilimento balneare a Ostia; non solo una galleria, ma un luogo d’incontro per comprendere insieme le diverse problematiche dell’ambiente naturale e sociale in cui è inserito.

SBA – Sporting Beach Arte è uno spazio privato, ma aperto anche ad altre istituzioni pubbliche e private, restando però fermo nella coerenza delle idee fondanti. Attraverso la promozione e l’organizzazione di mostre e iniziative culturali, dal 2016, SBA avvicina i lavori di artisti affermati al pubblico della periferia e contemporaneamente espone realtà artistiche del luogo, dando loro visibilità e sostegno, perché vuole mantenere stretto il legame con il proprio territorio, nella convinzione che con l’arte e la cultura si possa restituire ad un luogo la consapevolezza della propria identità e della propria coscienza civica. SBA agisce con lo sguardo volto alla sostenibilità culturale e ambientale, con attenzione al territorio e alle persone che lo abitano, avendo cura del valore dell’artista e della sua opera.

Sono quaranta gli artisti italiani e stranieri che partecipano. Questi compongono un insieme eterogeneo per provenienza, curriculum, fama, metodologie e tecniche, ma hanno tutti in comune la passione dell’Arte e della Natura, tutti invitati a presentare un lavoro da posizionare all’interno dello spazio di una cabina dello stabilimento balneare, un lavoro che abbia come tema fondante l’avere cura del patrimonio umano, culturale e materiale.

Il filo conduttore dell’esposizione è nuovo, originale, di grande attualità. Realizzare infatti un’opera artistica, anche semplicemente all’interno di una cabina, è altamente significativo, come il recupero emozionale di un tempo, quello dei nostri nonni, quando il mare era pulito e le cabine erano di legno, andando a rappresentare la dimensione umana, semplice ed efficace, di uno spazio un tempo rispettato ed amato, lo spazio delle vacanze e del sogno.

Assieme agli artisti infatti, tutti noi abbiamo il dovere di trasmettere al futuro la bellezza della Natura e la cultura delle umane creazioni, rispettose ed armoniche, che dialoghino con quella. Pittura, disegno, ceramica, video, fotografia e installazioni infatti dialogano con il pubblico, nell’orizzonte ideale del mare e dei temi da esso generati, le migrazioni e le civiltà, gli scambi, i naufragi e i salvataggi, ma ci parlano anche delle moderne condizioni al limite del catastrofismo: l’inquinamento, l’erosione, i danni e gli oltraggi all’ambiente.

Ciascun artista è simbolicamente indipendente ed allo stesso tempo in comunicazione ravvicinata e solidale con gli altri, creando una comunità produttiva e feconda attraverso le opere in mostra, già realizzate o prodotte site-specific. Una comunità temporanea ma solida, che poggia sull’idea che il processo creativo può e deve essere oggi (in questa epoca in pericolo) partecipe e responsabile, una sorta di appello alla solidarietà e alla sostenibilità, gesto di cura reciproca che rende le opere simboli di sostegno e cooperazione all’interno di un progetto di vita comune, questa volta messo in atto in riva al mare.

La forma di piazza della porzione di spiaggia occupata dall’evento, si configura come spazio unitario su cui si affacciano i linguaggi plurali degli artisti, area comune di intervento artistico e di riflessione. La scelta è dettata dalla qualità intrinseca della planimetria e dell’aspetto generale dello Sporting Beach, nato alla fine degli anni ‘50 da un progetto in cui si riconosce l’intervento dello studio di Pier Luigi Nervi (1891 – 1979), nome tutelare dell’architettura internazionale.

Per queste ed altre ragioni, gli organizzatori auspicano che il progetto possa diventare ricorrente, con cadenza biennale. Le parole della curatrice Paola Pallotta spiegano il titolo della mostra: “Avere cura dell’arte e degli artisti è il principio che guida ogni nostra scelta curatoriale, appunto. Ci sostiene e ci mostra come, attraverso l’arte, si può riflettere autenticamente sulla sostenibilità delle nostre azioni e sulle loro conseguenze nei confronti del luogo che abitiamo, l’uno accanto all’altro, indissolubilmente, mentre viviamo la nostra unica possibilità di avere cura dell’eredità materiale che abbiamo e che siamo in dovere di trasmettere al futuro. L’erosione, nei processi di disgregazione e abrasione dell’ambiente, altera l’ecosistema naturale attraverso agenti esogeni che provocano lesioni e ulcerazioni in un costante processo di modificazioni fisiche. Allo stesso modo sfalda il ‘piano di consistenza’ dell’organizzazione sociale e politica (polis), dissolve le strutture, gli individui e il capitale umano di un territorio, mettendone a nudo la fragilità e richiedendo azioni di contrasto e di cura, parola che ha il dono di combattere avversità e dimenticanza. Soltanto con uno sguardo premuroso, con impegno, si può tentare di limitare l’erosione dell’animo così come del territorio: prendersi cura di noi stessi e dello spazio che viviamo, occupandocene attivamente, provvedendo alla sua conservazione. Per queste ragioni, con la collettiva Cabine d’artista – Abbi cura, offriamo agli artisti una casa, anche di dimensioni simboliche come quelle di una cabina, un luogo riparato e protetto dove sentirsi accolti, certi che si possa riconoscere il valore di un mestiere tanto particolare e privo di utilità immediata, ma tanto necessario non solo per un singolo territorio, ma per tutta la comunità e la sua storia.”

 

Gli artisti partecipanti 

Andrea Aquilanti, Paolo Assenza, Cinzia Beccaceci, Anna Bodini, Alessandra F. Borzacchini, Oreste Casalini, Carlo Cecchi, Giovanni Cimatti, Cinzia Cingolani, Maria D’alessandro, Iginio De Luca, Mauro Di Silvestre, Davide Dormino, Stefania Fabrizi, Evandro Gabrieli, Leonardo Gensini, Claudio Givani, Francesca Guidieri, Felice Levini, Rita Mandolini, Mapi, Marie Mathiesen, Anna A. Mileto, Matteo Naggi, Gianfranco Notargiacomo, Luca Padroni, Marina Paris, Luana Perilli, Katia Pugach, Nicola Rotiroti, Massimo Saverio Ruiu, Gino Sabatini Odoardi, Maurizio Savini, Gaia Scaramella, Donatella Spaziani, Alberto Timossi, Claudio Vagnoni, Riikka Vainio, Edoardo Zamponi, Sara Zanin, Alfredo Zelli, Fernando Zucchi. Catalogo: edito da SBA – Sporting Beach Arte. Progetto grafico di Anna Bodini, fotografie: ©Paolo Darra.

 

EVENTI

Durante i giorni di apertura della mostra, sono previste alcune attività correlate il cui calendario sarà disponibile a breve:

ciclo di incontri con gli artisti per approfondire le diverse poetiche e tecniche delle opere esposte •

visite guidate tenute dalla curatrice della mostra e dai curatori Fabrizio Pizzuto e Stefano Verri • in collaborazione con RUFA – Rome University of Fine Arts, corso di Management per l’arte, visite guidate per gli studenti tenute da Fabrizio Pizzuto

“Decostruire per immaginare”, workshop tenuto da Matteo Naggi, scultore ceramista presente in mostra, nei giorni 26 e 27 ottobre (info e iscrizioni al numero 340.2265769).

Avendo “cura” dell’ambiente, chi vuole può raggiungere il mare e SBA – Sporting Beach Arte con il trenino della linea Roma-Lido, partenza da Piramide Porta San Paolo ogni 15 minuti, arrivo Fermata Cristoforo Colombo Capolinea. Lo stabilimento è a 400 mt. circa sulla destra guardando il mare.

 

INFO – “Cabine d’Artista. Abbi cura” – sede: SBA – Sporting Beach Arte, Lungomare A. Vespucci, 6 – Ostia Lido, Roma apertura al pubblico: 20 ottobre – 3 novembre 2019

Inaugurazione: domenica 20 ottobre ore 11.30 orari mostra: tutti i giorni dalle ore 11.00 alle ore 16.00 – ingresso libero – Per informazioni e appuntamenti: tel. +39.340.2265769 – aborzacchiniat@yahoo.it

www.sportingbeacharte-sba.jimdo.com – www.facebook.com/sportingbeacharte

 

DIDASCALIE FOTO

01 – Marina Paris – Un ricordo e un saluto democratico, 2019 stampa su carta e marmo cm 100×70  courtesy dell’artista.

02 – Nicola Rotiroti – Oltre, 2019 – acrilico su linoleum – cm 175×145

03 – Davide Dormino – Umano, troppo umano, 2019 – legno, ferro, stampa adesiva, plastica – cm 61x74x61


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