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Capannelle: Dimitri Ferm vince il Derby di trotto

Presente anche Boniek: «Che bello vedere tanti giovani all'ippodromo»
Il momento clou di questa domenica 9 ottobre 2022 è scoccato all’Ippodromo Capannelle alle ore 17.35: l’ora in cui sono partiti i migliori 3 anni in gara per contendersi il 95° Derby Italiano del Trotto.
A vincere l’ambitissimo Nastro Azzurro è stato Dimitri Ferm, favoritissimo della vigilia, su Denzel Treb e Dolce Viky al termine di una corsa emozionante.
Grande sorpresa invece nelle OAKS del Trotto dove la candidata principale per la vittoria finale, Due Italia, non ha rispettato le attese della vigilia, lasciando il successo alla sorprendente Delicious Gar, che sul traguardo ha anticipato Daughter As e Danish As.
È stato il giorno più importante dell’anno per la specialità del trotto e a Capannelle si respirava aria di festa fin dalle prime ore della mattinata, con oltre 6.000 appassionati festanti che hanno animato l’impianto capitolino: «Una giornata perfetta – le parole di Elio Pautasso, Presidente di Federippodromi e Direttore generale Hippogroup Roma Capannelle – vissuta ad altissima intensità grazie allo straordinario spettacolo offerto dai cavalli in gara nel pomeriggio romano impreziosito non solo dal 95° Derby Italiano del Trotto, ma anche dalle Oaks e dai due Criterium riservati ai puledri di 2 anni, senza dimenticare gli eventi di contorno quale l’apprezzatissima Festa della Madre Terra e la mostra fotografica Box 202 – Una corsa lunga cent’anni. L’eccellente risultato tecnico offerto dai protagonisti in pista e l’incoraggiante, rumorosa e festante partecipazione del pubblico rappresentano per noi la soddisfazione più grande e la conferma che questa è la strada giusta per proseguire nell’opera di rilancio della nostra disciplina. E adesso appuntamento a Domenica 30 ottobre con l’attesissimo Roma Champions Day: Premio Roma, il Premio Lydia Tesio, e ancora il Ribot, il Berardelli, l’Aloisi e il Divino Amore, tutti in una sola entusiasmante giornata di galoppo».
Tra gli ospiti presenti a Capannelle anche Zbigniew Boniek, ex campione di Roma e Juve e attualmente vicepresidente Uefa: «Mi fa piacere constatare il ritorno di tutta questa gente all’ippodromo ma sono sorpreso del fatto che prima si fosse allontanata perché l’ippica è bellissima, fa parte della storia dello sport italiano. Tanti anni fa vedevamo gli ippodromi pienissimi, adesso invece gli appassionati sono nelle mani dei bookmakers di altri sport e oggi la scommessa più facile è quella sul calcio. L’ippica invece richiede conoscenza, applicazione e per questo la scommessa sui cavalli è andata in calo e con essa tutta l’ippica. Io quando ho tempo libero passo sempre allippodromo, è il mio hobby, mi piace studiare tutto prima di scommettere e oggi è una bella giornata soprattutto per i tanti giovani presenti qui a Capannelle. Un buon segnale per il futuro di tutto lindotto perché nellippica lavora tante gente».
95° DERBY ITALIANO DEL TROTTO
Turbati dall’inattesa sconfitta patita nelle Oaks del Trotto dalla predestinata Due Italia, Andrea Farolfi (catch-driver) e Mauro Baroncini (allenatore) sono stati capaci di rimanere sereni per onorare il pronostico che con Dimitri Ferm li vedeva favoriti nella finale dell’edizione numero 95° Derby Italiano del trotto (€. 800.800 -gruppo 1 – per cavalli indigeni di 3 anni – mt.2100). L’indiscusso leader della generazione 2019 ha fatto tesoro del numero lungo la corda sorteggiato lunedì mattina per difendere la posizione e condurre a ritmo costante ma non eccessivo, controllando uno degli avversari più pericolosi, Danger Bi. La corsa è entrata decisamente nel vivo a 600 metri dal traguardo quando Dimitri Ferm ha cambiato drasticamente ritmo per scrollarsi di dosso Danger Bi, ma ancor di più per reagire alla decisa progressione esterna operata in terza ruota dall’ulteriormente cresciuto Dolce Viky: Dimitri Ferm è parso vacillare ma, alla decisa richiesta del suo interprete, è ripartito con rinnovato vigore e ha tenuto dietro tanto Dolce Viky quanto Denzel Treb, insinuatosi fra i due a 100 metri dal traguardo. Sul traguardo Dimitri Ferm ha conservato una chiara lunghezza di vantaggio sui due inseguitori, esprimendosi a media importante di 1.12.5 ma soprattutto trottando il mezzo miglio finale in un supersonico 55.9. Al quarto posto l’outsider Dante Clemar che ha preceduto Dea Grif, unica femmina in campo, a sua volta davanti a Dundee As per l’ultimo compenso.
OAKS DEL TROTTO
L’edizione numero 31 delle Oaks del Trotto-Memorial Carlo e Asya Tranfo (€. 253.000 – gr. 1 – per femmine indigene di 3 anni – mt. 1640) verrà ricordata come la corsa di Alessandro Gocciadoro: il driver emiliano presentava ben quattro delle quattordici finaliste ed è riuscito a piazzarne tre ai primi tre posti sul traguardo, togliendosi l’ulteriore soddisfazione personale di essere lui il guidatore della strepitosa Delicious Gar. Non è stata una corsa con schema favorevole per la portacolori di Girolamo Casella che si è dovuta impegnare in generoso percorso d’assalto ai lati della veloce (e netta favorita) Due Italia. Dopo 600 metri di corsa Delicious Gar è andata in forcing progressivo sulla rivale più attesa che non è stata efficace come in altre occasioni nel replicare. In retta di arrivo Due Italia si è clamorosamente arresa, lasciando via libera alla coetanea che ha proseguito di slancio e non ha concesso speranze alle altre avversarie andando a vincere a media di 1.11.6 . Il meraviglioso en-plein del Team Gocciadoro è stato completato da Daughter As e Danish As. Se un improvviso errore commesso in retta di arrivo non l’avesse esclusa dalla vicenda agonistica, Don’t Say Gar avrebbe potuto cogliere un piazzamento di prestigio regalando un poker storico al Team Gocciadoro. Il marcatore invece è stato completato da Doni Maker, sempre nel vivo della contesa, e Daytona Roc. Incredibilmente fuori dai premi Due Italia.
CRITERIUM MASCHI

Otto concorrenti al via nel Criterium Maschi (€. 34.100 – per femmine indigene di 2 anni – mt. 1.640), Explosive Axe era il netto favorito della vigilia insieme a Equipe della Casa. Il possibile match tra i due più attesi è però sfumato subito perché Equipe della Casa si è gettato irrimediabilmente di galoppo allo stacco della macchina e Explosive Axe non ha avuto alcuna difficoltà ad onorare il ruolo assegnatogli. Avvio cauto per il figlio di Love You che però si è messo in azione all’esterno già dopo 500 metri, ha raggiunto presto il labile leader Egill di Meletro e lo ha sorpassato senza sforzo a 700 metri dal traguardo: a quel punto l’allievo di Mauro Baroncini ha dovuto fronteggiare la minaccia di Easy Top ma lo ha fatto in totale scioltezza per staccarsi facile vincitore in retta di arrivo. Strepitosi gli ultimi 800 metri trottati dal vincitore in 57.3: il puledro interpretato da Andrea Farolfi e di proprietà di Luigi Colasanti si è imposto a media di 1.14.9. A netto intervallo terza piazza per l’outsider Estremo Oriente rimontando un evanescente Elton Wise che ha mostrato problemi a ripetizione nel percorrere le curve.

CRITERIUM FEMMINE

Ben dieci le giovani puledre della generazione 2020 protagoniste del Criterium Femmine (€. 34.100 – per femmine indigene di 2 anni – mt. 1.640). L’indiscussa favorita Eleonor di Poggio, qualitativa figlia di Trixton in pista con gli stessi colori del campionissimo Varenne, ha puntualmente corso da protagonista assumendo l’iniziativa in 500 metri per poi allungare molto bene sul penultimo rettilineo quando ha dovuto replicare all’attacco di Elsa Cap: compito riuscito ma sul calo dell’avversaria ha avuto facilmente la destra libera Ela Linda che in retta è potuta andare all’attacco della battistrada e alla distanza l’ha regolata molto nettamente. Vittoria netta e meritata per la figlia di Royal Blessed presentata da Lamberto Barbieri e condotta con la consueta, inimitabile abilità da Enrico Bellei, ancora una dei migliori catch-driver dell’intero pianeta. Eleonor di Poggio, battuta ma non ridimensionata, è rimasta seconda avanti ad un’ottima Elettra d’Eli (considerata alla vigilia l’alternativa principale alla favorita), capace di risalire dalla seconda fila pur dovendo impegnarsi in terza ruota per tutto il tratto più veloce della contesa.

ph. Domenico Savi

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