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Commemorato Ciro Principessa a 44 anni dal suo assassinio

È avvenuto nel pomeriggio del 20 aprile 2023, davanti a quel luogo (il luogo dove Ciro fu accoltellato da un fascista il 20 aprile 1979) che una volta era la sezione del PCI Nino Franchellucci e dove Ciro si era iscritto (avevo compilato io la sua tessera e la relativa scheda) nel 1976. Molte persone, vecchi compagni che ho rivisto volentieri, molti discorsi “istituzionali” di personaggi che di Ciro ne hanno sentito solo parlare o hanno letto qualche articolo dedicato a quel delitto palesemente politico, e che comunque ringraziamo per la loro presenza e per le loro buone intenzioni; un silenzio dignitoso da parte di compagni che, invece, conobbero molto bene Ciro e che avrebbero potuto dire qualche parola priva di retorica e rivelativa di una verità prima di tutto umana.
Ringrazio per la loro presenza e saluto con particolare affetto, i compagni e amici di Ciro: Pippo Giuffrida, Claudio Lo Petuso, Celestino Di Tommaso, Ivano Morichelli, Paolo Munzi; chiedo scusa se dimentico qualcuno dei vecchi compagni.
Ringrazio per la sua presenza Giulio Marcon, autore del libro “Morire per un libro”, con il quale ha dimostrato (pur senza aver conosciuto Ciro ma basandosi sui racconti di amici e compagni), senza retorica, ma con indubitabile affetto e dedizione, chi fosse veramente Ciro Principessa, le sue aspirazioni e i suoi ideali e le sue speranze per un mondo migliore. Aspirazioni, ideali e speranze tanto più necessari oggi, che ci troviamo ad aver a che fare con un governo che rappresenta un pauroso e tragicomico ritorno al passato più brutto della storia italiana, e ai suoi pericolosi e ripetuti tentativi di stravolgere il significato dell’intera storia del ‘900.

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