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Grandi emozioni alla festa della Roma, ricordi di 80 anni di storia

Dai campioni superstiti del '42 fino ad oggi, con tanti amici famosi e la consueta cornice di tifosi affezionati
Serata ricca di emozioni quella del 26 luglio allo stadio Olimpico di Roma per la festa degli 80 anni della società giallorossa; un evento firmato Gigi Proietti e Nicola Piovani. I tifosi non hanno fatto mancare il proprio appoggio e hanno gremito gli spalti dello stadio.   Dalle 20,45 alle 24 si è assistito ad uno spettacolo particolare, ricco di tanti ospiti. Presentatori della serata sono stati il giornalista Massimo Caputi e Matilde Brandi. La prima parte della festa è stata suddivisa in quattro epoche storiche, dalla nascita della società, fino ai nostri giorni, mentre sugli schermi passavano scene delle varie epoche integrati da spezzoni di film di Alberto Sordi o di Vittorio Gassman, dove la squadra della capitale veniva evocata con passione e ironia.
A rompere il ghiaccio è stato Lino Banfi, grande romanista che ha dedicato ai tifosi e alla squadra una sua poesia. Si è passati poi alla presentazione del primo periodo, dal 1927 al 1948, ed erano gli anni della Roma di Testaccio e del suo primo scudetto del 1942. Sono saliti sul palco gli unici tre superstiti di quella squadra formidabile: il grande bomber Amedeo Amadei, detto il “fornaretto”, Fusco e lo straniero (il primo della società) Naim; questi ultimi due sorretti dai propri nipoti per la loro vecchiezza. È stata poi la volta del periodo 1948-1968, e allora sono saliti sul palco personaggi del calibro di Sormani, il mitico “piedone” Manfredini, ma soprattutto il “core de Roma”, il grande capitano Giacomino Losi, che per circa 40 anni ha detenuto il record di presenze in maglia giallorossa fino all’avvento di capitan Totti. Dopo questo secondo blocco, Lando Fiorini ha salutato i tifosi e intonato un suo famoso inno romanista accompagnato da tutto lo stadio. È stata la volta del periodo 1968-1983, e si è ritornati a parlare di grandi vittorie: sono saliti Paolo Conti, Ginulfi, Pizzaballa, Picchio De Sisti, Superchi, e gli uomini del secondo scudetto: Tancredi (fischiato inizialmente per la sua inaspettata dipartita da Roma con Capello), Iorio, Nela, Nappi, Maldera, Righetti, Chierico, Valigi, Proaska, il “bomber” Pruzzo, il mitico Cerezo, Carletto Ancelotti, che per esserci ha dovuto anticipare gli allenamenti a Milanello, e poi il “Divino” Paulo Roberto Falcao, l’ottavo re di Roma, uno dei più grandi giocatori di sempre. Ovazione finale per il sempreverde Bruno Conti, unico ad aver vinto nello stesso anno un titolo italiano e un titolo mondiale. Prima dell’ultimo periodo, c’è stata l’esibizione di Tosca, che ha reinterpretato i successi di una grande artista romana scomparsa, Gabriella Ferri. Dal 1984 al 2007 si sono alternati i beniamini più conosciuti dai più giovani e tra i fautori del terzo scudetto del 2001: sono arrivati il “principe” Giannini, Desideri, Di Carlo, Tempestilli, Piacentini, Rizzitelli, Cappioli, Konsel, Gautieri, il grande “Pluto” Aldair, Di Biagio, Candela, Cafu, Di Francesco, Lima, Tommasi, Zago, Del Vecchio, Montella e altri. Per tutti c’è stata l’ovazione, segno che questi giocatori hanno rappresentato molto per la storia di questa società. Ci sono state anche delle defezioni importanti, dal grande Nils Liedhomm (non più in buone condizioni fisiche), ai mister Zeman e Capello (il tradimento di quest’ultimo ancora brucia tra i tifosi romanisti), ma anche al grande Rudy Voeller e a Batistuta.   La serata è proseguita con le canzoni di Daniele Silvestri, gli interventi di Carlo Verdone, Rodolfo Laganà e Antonio Giuliani. Massimo Caputi ha presentato la rosa della nuova stagione con i nuovi acquisti. Chivu, imminente il suo passaggio all’Inter, è stato lasciato “a riposo” a Trigoria.   Conclusa questa parte, si è arrivati finalmente alla tanto attesa partita, in cui, con le nuove maglie della squadra (ricordano molto quelle dello scudetto 2000/’01) si sono affrontati, in due formazioni miste, i campioni dell’83, quelli del 2001 e quelli di oggi, allenate da Spalletti e da Carletto Mazzone. È stato emozionante veder dialogare Totti, Bruno Conti e Pruzzo, difesi da Aldair e Tancredi, contro Nela, Falcao, Cafu e tutti gli altri.
Alla fine la Roma “rossa” e la Roma “bianca” hanno concluso i 45 minuti di partita sul 3-3, marcatori: da una parte il neo acquisto Giuly, Pizarro e Nonda; dall’altra Montella, Perrotta e Del Vecchio.
Una simpatica terna arbitrale di “Cesaroni” ha diretto la partita: guardalinee Antonello Fassari e Max Tortora, arbitro Claudio Amendola, tutti e tre che arrancavano a stare dietro ai “vecchietti” dell’83, e in particolare a Bruno Conti.
Prima del fischio d’inizio è stato ricordato l’indimenticato capitano dello scudetto dell’83, il grande Agostino Di Bartolomei, scomparso suicida dopo anni di depressione, ma rimasto sempre nei cuori della gente, perché era della gente, romano di Tormarancia e leader silenzioso dei suoi compagni campioni. Il calcio d’inizio è stato dato proprio dal figlio di Agostino.   La serata si è conclusa con il saluto al grande Presidente Sensi (che ha solo un anno più della Roma e già con suo padre, la sua famiglia ha contribuito alla fondazione della società) e con una torta finale. È arrivata anche la madrina per eccellenza Sabrina Ferilli e, sotto le vendittiane note di “Roma Roma” e “Grazie Roma”, tutti i protagonisti hanno fatto il giro dello stadio per onorare quelli che hanno sempre dato tutto per la squadra, i tifosi.   Buon compleanno Roma, per questi 80 anni.

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2 commenti su “Grandi emozioni alla festa della Roma, ricordi di 80 anni di storia

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