La stazione Tiburtina e la mobilità… insostenibile, di sera
Fu inaugurata alla fine del 1800 come stazione “Portonaccio”, utilizzata e poi ampliata con un fabbricato per i viaggiatori intorno al terzo decennio del 1900.
È servita da tutti i treni a lunga percorrenza passanti nord-sud, e da tre o quattro linee Regionali.
E’ servita anche dalla Metropolitana di Roma, linea B.
Con l’ampliamento e la nuova inaugurazione nel 2011, le entrate sono diventate due: Piazzale della Stazione Tiburtina. (dal basso) e Viale Altiero Spinelli (dall’alto ). Per la facilità maggiore di parcheggio, Viale Altiero Spinelli è molto frequentato… per le macchine.
Ma quando vien la sera… Ricordate la canzone di Wilma De Angelis e Joe Sentieri?
Quando vien la sera, dopo le 20:00, se andate a riprendere la macchina in Viale Altiero Spinelli viene lo “sconforto”, “l’ansia”, “il panico”. Vuoto, completamente vuoto .
Gia accadeva a fine 2019, ma ancora non si parlava di COVID; allora si scendeva dal treno, si prendeva la scala mobile, si attraversava metà del corridoio negozi (con luci spente), si prendevano un altro paio di scale mobili e poi si usciva dalla stazione. Non con serenità, ma quasi con tranquillità. A quel punto il grande stradone, pieno di macchine e illuminato, equivaleva a camminare per gli stradoni di qualsiasi strada di città senza passanti, con tutti i rischi e pericoli che ne potevano conseguire.
Da febbraio 2020, tutto è peggiorato per la pandemia, sia nei percorsi a piedi, sia per l’affluenza dei viaggiatori. Tutto logico, tutto doveva essere in sicurezza.
Ma ieri sera a settembre 2021, ecco come è andata.
- Preso treno a Milano Rogoredo, per Roma, alle ore 18,52 e arrivo a Roma Tiburtina alle 22,09.
- Scale mobili ancora chiuse al transito
- Discesa a piedi per un lungo corridoio: dritto, destra, sinistra, scale di marmo, destra, sinistra. Negozi tutti chiusi, ragazzi giovani stesi per terra al coperto, stranieri con il loro vino a fianco e il sacco a pelo, giovani turisti italiani scanzonati che parlavano tra loro, una ragazza giovane e sola con il suo tablet
- Scesi in 50 circa dal treno, siamo diventati 10 per Viale Altiero Spinelli, in una camminata durata 15 minuti circa
- Incontriamo un carabiniere e cinque soldati per il controllo del territorio, chiediamo informazione… nessuno ci risponde. Tra i dieci c’è una famiglia di inglesi e nella loro lingua chiedono informazioni per il Piazzale della Stazione Tiburtina. Hanno avuto risposta secondo voi? Ho sentito tanto dialetto del sud. Un passeggero, impietosito, li ha aiutati a tornare indietro.
- Tutto giusto? Tutto sbagliato?
- Cosa e come dovrebbe organizzare il tutto Grandi Stazioni per dare sicurezza ai passeggeri? Almeno all’interno della stazione dovrebbe essere garantito, sino all’ultimo treno in arrivo, una sorveglianza attiva.