

Nonostante nell’ordinanza bis del Sindaco vi fosse disposto di iniziare prontamente le opere di rimozione e recupero/smaltimento dei materiali combusti…
Sotto all’articolo sulle critiche alla maggioranza del IV municipio mosse dai consiglieri del Comune De Santis e del IV Municipio Rosati, sull‘incendio in via Scorticabone – Pieve Torina scoppiato tra il 27 e 28 giugno, il 16 luglio 2024 ci è giunto un commento che riteniamo utile portare all’attenzione delle autorità e che riportiamo di seguito.
«Sono una dipendente di un’azienda sita nelle immediate vicinanze del capannone in cui si è verificato l’incendio, ed anche residente in zona limitrofa.
Rimango felicemente stupita dal vostro interessamento.
Al contrario di quanto disposto dall’ordinanza bis del 30 Giugno del Sindaco Gualtieri, il capannone (o meglio le macerie che ne restano) sono ancora tutte lì ad intossicarci sempre di più, giorno dopo giorno.
Eppure nell’ordinanza bis era disposto di “iniziare ad horas le opere di rimozione e recupero/smaltimento dei materiali combusti…” e che “decorso inutilmente il termine di 48 ore dalla prima notifica… il Dipartimento Ciclo dei Rifiuti Prevenzione e Risanamento dagli inquinamento intraprenda l’attività per l’esecuzione coattiva in danno, con riconduzione sui proprietari degli interi oneri”.
Beh, i materiali combusti sono ancora tutti lì ad intossicare i lavoratori ed i residenti delle zone limitrofe, inclusi i bambini.
La domanda sorge più che spontanea: dove è l’interesse per la salute dei cittadini?
Per quanto riguarda la pulizia delle strade nel raggio di 1 km ho visto personalmente che è stata eseguita nei giorni successivi all’incendio, ma solo delle strade. Ed i marciapiedi? Non è li che camminano le persone, i bambini, e non è li che le mamme spingono i loro passeggini?
Per la pulizia dei giochi e degli arredi delle aree ludiche il dubbio se sia stata effettuata permane fortemente.
Auspichiamo fortemente che la situazione sia considerata e risolta dalle Istituzioni che dovrebbero tutelare i cittadini anziché emanare ordinanze a cui non si dà seguito».
Manuela Canal
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