

Aggressioni in aumento, lavoratori in protesta: i sindacati chiedono sicurezza e rispetto per chi garantisce il servizio ferroviario ogni giorno
Una nuova e incisiva campagna per sensibilizzare l’opinione pubblica e denunciare l’emergenza aggressioni che colpiscono i lavoratori del servizio ferroviario è in corso a Roma.
I rappresentanti sindacali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti sono attualmente impegnati in un’intensa attività di volantinaggio nelle stazioni di Tiburtina e Termini, tra i principali snodi ferroviari della Capitale, per coinvolgere i pendolari in un’iniziativa che mira a fermare la violenza contro i lavoratori del settore.
Lanciata il 28 gennaio, la campagna “Stop-aggressioni – la violenza non prende il treno” si svolgerà fino al 4 febbraio, con l’obiettivo di sensibilizzare i viaggiatori sul drammatico fenomeno delle aggressioni fisiche e verbali ai danni dei ferrovieri.
Solo nel 2024, infatti, sono stati denunciati oltre 800 episodi di violenza in tutta Italia, colpendo non solo la dignità, ma anche la sicurezza di chi ogni giorno garantisce un servizio pubblico fondamentale.
Il volantinaggio nelle stazioni ha lo scopo di spiegare le ragioni e le paure dei lavoratori, che sempre più spesso sono vittime di atti violenti. «I problemi sociali si risolvono solo con la coesione», ha sottolineato Fabio Bonavigo, responsabile del dipartimento attività ferroviarie e servizi di Fit Cisl Lazio.
«Le aggressioni sono diventate una realtà che non può più essere ignorata. Chiediamo che tutte le istituzioni e tutte le parti coinvolte si uniscano per fermare questo fenomeno inaccettabile.»
La campagna si distingue anche per un’iniziativa simbolica: fino al 4 febbraio, il personale ferroviario indosserà la spilla “Stop aggressioni – la violenza non prende il treno” per sensibilizzare ulteriormente i passeggeri.
Un gesto che vuole ricordare l’urgenza di un intervento collettivo per garantire la sicurezza e la dignità di tutti, viaggiatori e lavoratori.
Episodi gravi, come quello avvenuto a novembre 2024 alla stazione di Nettuno, dove un uomo ha colpito una capotreno con una bottiglia di vetro, hanno sollevato l’attenzione pubblica.
Tuttavia, i sindacati raccontano che situazioni di violenza, anche meno eclatanti, si verificano quotidianamente, mettendo a rischio la sicurezza di chi lavora nel settore e quella dei passeggeri.
Marco Manna, responsabile della segreteria regionale Lazio di Fast Confsal, ha aggiunto: «La nostra priorità è aumentare l’attenzione su un tema fondamentale come la sicurezza. La protezione dei ferrovieri è la protezione del diritto alla mobilità di tutti i cittadini.»
La campagna, che proseguirà nelle stazioni e sui treni, vuole anche cementare un patto di solidarietà tra i lavoratori e i pendolari, uniti nella lotta per la sicurezza, il rispetto e la dignità, in nome del diritto al lavoro e alla mobilità.
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