L’agenda del Parco 2021: 16-31 marzo. La via Prenestina nei primi secoli: i colombari

6.- I grandi sepolcri e i monumenti funebri erano destinati ai ricchi e potenti patrizi, ma le persone comuni, quelle meno abbienti, dove e come venivano accompagnate alla loro dimora eterna?

Per il diritto romano un cittadino, solo per­ché era civis romanus, aveva diritto a una sepoltura degna. Non significava avere diritto a un sepolcro personale, ma a un luogo dove, magari insieme ad altri cittadini, si veniva deposti. La sepoltura per le classi povere generalmente era l’incinerazione e, quindi, lo spazio che serviva era ridotto.

Lungo via Prenestina, poco dopo il grandioso Torrione Prenestino, il territorio presenta due monumenti funebri destinati alle classi povere.
Entrambi hanno forma di colombario: all’interno della costruzione venivano ricavate alcune piccole nicchie, simili a ricoveri per colombi (da qui il nome), nelle quali venivano poste le urne contenenti le ceneri dei defunti.

Il colombario di Largo Preneste e quello di via Olevano Romano

Uno si trova in Largo Preneste, ha forma di un piccolo tempietto (nella foto di sinistra), in mattoni rossi e gialli con alcune decorazioni ancora visibili sopra l’arco di ingresso. Accanto alla tomba, interrati nel giardinetto, ci sono i resti di altri tre sepolcri.

L’altro colombario si trova poco più avanti, all’angolo con via Olevano Romano, lungo uno dei marciapiedi che delimitano il parco di Villa Gordiani.
Una scoperta fortuita, durante i lavori per allargare la strada, ha portato al rinvenimento di questa costruzione funebre edificata tra il I sec. a. C. e il I sec. d.C, come dimostra un sarcofago del 69 d.C. rinvenuto nella parte centrale del monumento.
Oggi il colombario è inglobato in una costruzione in cemento con tetto in lamiera, ma affacciandosi alle grate si scorgono pareti decorate con mattoncini a forma di rombo, frammenti di pitture e parte di un’iscrizione latina, probabilmente un carmen (poesia) funebre.

Nella foto: necropoli rinvenuta sotto via Prenestina, di fronte al parco di Villa dei Gordiani, poco lontano dal colombario di via Olevano Romano, indagata e poi reinterrata.

L’Agenda del Parco a puntate


Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca qui! ↙

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento