Maurizio Casagrande, Rosangela Zoppi e Sandro Pecchiari (7)

Ecco chi sono vincitori della XXI edizione del Premio Ischitella-Pietro Giannone 

Il 6 e 7 settembre 2024 per il vincitore, primo classificato della XXI edizione del Premio Ischitella-Pietro Giannone Maurizio Casagrande sarà un ritorno a Ischitella, dopo aver sfiorato la vittoria assoluta risultando secondo classificato nella X edizione del 2013, preceduto del veronese Giovanni Benaglio, mentre terza si era classificata Cettina Caliò di Catania.

Quest’anno torna da vincitore a Ischitella, un paese che, come è accaduto a molti altri poeti che si sono avvicendati in questi anni, lo ha conquistato con il suo particolare fascino. Tra le immagini che mi tornano in mente del nostro incontro di allora, ricordo che gradì molto l’ospitalità calda della cittadina garganica e la cucina di Antonio sulle Scale in via Nazario Sauro.

Fatto sta che di lì a poco inviò una poesia dedicata a Ischitella, recependo un invito garbato di Pierino Comparelli e che potrete leggere a questo link

https://poetidelparco.it/poeti-per-ischitella-11-maurizio-casagrande/

Di questa poesia riporto la sua traduzione in italiano (ma è in dialetto che è stata ideata e quindi spero che, dopo la traduzione, possiate godervi anche il testo in dialetto

SUL GARGANO -Varano ampia laguna / all’estremità del Gargano / Lesina da una parte Varano dall’altra / nel mezzo una striscia di terra / nerissima coltivata ad orti finocchi / cicoria e pomodori succosi / con uliveti ed anguille a iosa / e ogni varietà di pescato // ci sono andato alle prime piogge di Ottobre / scivolando sulle pietre umide / estratte dalla cava di Apricena // ogni edificio una quantità / di fatica e povertà / magari qualche imprecazione / un anello appeso al muro / nemmeno una luce solo scuro / sin dal Settecento e anche prima / che ci fossero i baroni / e la chiesa a massacrare / quel poveretto / di Pietro Giannone // con Vincenzo a raccontarmi sotto voce / una storia che sembra incisa / su vetri incrinati / dall’età della pietra

Per Rosangela Zoppi, fine poetessa in romanesco e profonda conoscitrice della lingua e della storia di Roma, la venuta ad Ischitella, sarà invece una prima volta in assoluto. E lei di Ischitella aveva sentito parlare molto la sua amica del cuore, la poetessa Assunta Finiguerra, di cui ha curato due opere postume e l’amico poeta Achille Serrao, grande amico di Ischitella e ideatore del Premio.

Il triestino Sandro Pecchiari, con il quale ho potuto scambiare alcune chiacchiere, mi ha confessato di essere orgoglioso del risultato raggiunto e di essere impaziente di fare una piena immersione nelle bellezze del Gargano.

Ai tre “tenori” di quest’anno auguro di sentirsi come a casa loro nell’ospitale Ischitella.

 

I VINCITORI DELLA XXI EDIZIONE

Ph. Arcangelo Piai

Maurizio Casagrande (Padova, 1961) insegna lettere alle scuole superiori. Ha pubblicato per la critica: In un gorgo di fedeltà (2006), interviste a 20 poeti italiani. Antologie: In classe, con i poeti (2014) e Un altro Veneto. Poeti in dialetto fra Novecento e Duemila (2014, con Matteo Vercesi). Per la poesia: Sofegòn carogna (2011), Pa’ vèrghine ave (2015), In sènare (2018), Dàssea nare (2019), Co a scùria (2021), Belès (2024).

Rosangela Zoppi è nata a Roma. Laureata in Scienze Politiche allUniversità di Padova, ha pubblicato le raccolte poetiche: Mo cher primo cartoccio lho vòtato (2001), Neve marzarola (2004), Le mie parole per gli altri (1990), Prima che il cuore impietri (2005), Framezzo ar maruame (2005), Na viola ner pensiero (2009) e nel 2018 Fiore de stecco. Ha pubblicato tre volumi sulla sua città natale e il suo dialetto di cui è studiosa ed esperta: Roma, la memoria delle strade (2007), SPQR (Sproloqui, Proverbi, Quisquilie, Ricordi): Roma e il suo popolo (con Claudio Sterpi, 2011) e La lingua di Roma: dialetto, proverbi e modi di dire (2021). Ha in corso di stampa, a cura di Arbor Sapientiae, un suo studio approfondito sulle mura e porte di Roma intitolato “Pomerium: le mura urbiche della città di Roma dall’epoca arcaica all’unità d’italia”.

Sandro Pecchiari vive a Trieste. Si è laureato in Lingue e Letterature Straniere allUniversità di Udine nel 1977. Ha pubblicato: Verdi Anni, 2012, Le Svelte Radici, 2013, LImperfezione del Diluvio – An Unrehearsed Flood, 2015, il lavoro antologico Scripta Non Manent, 2018; Desunt Nonnulla, 2020; Alle spalle delle cose, 2022. Sue poesie in triestino sono state pubblicate da Arcipelago Itaca nel 2020. Collabora con lassociazione Independent Poetry, con la rivista “Graphie” di Cesena e il blog Versante Ripido di Bologna. Scrive anche per “Il Ponterosso” di Trieste e per “Fare Voci” di Gorizia.

V. L.

Qui gli altri articoli pubblicati sul Premio Ischitella -Pietro Giannone

https://abitarearoma.it/tag/premio-ischitella-pietro-giannone-2024/


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