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Omicidio all’Infernetto, un arresto

Un 31 enne sospettato dell'omicidio di Giuseppe Criniti

Nella mattina odierna, a Roma Fiumicino, personale della Squadra Mobile e della Polizia di Frontiera presso l’Aeroporto “Leonardo da Vinci”, ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio, con l’aggravante della premeditazione, a carico di A.M., 31enne, ritenuto responsabile dell’omicidio di Criniti Giuseppe.

Nella sera del 14 ottobre 2010 la vittima venne rinvenuta in via Bocenago, a bordo della sua vettura Smart, con una ferita d’arma da fuoco cal. 7.65 al capo: l’uomo è poi deceduto il giorno seguente per le lesioni riportate.

Dalle indagini, condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dai Sostituti Procuratori dr Giovanni Bombardieri e Antonio Calaresu, è emerso che la vittima, pluripregiudicata per reati, anche associativi, contro la persona, il patrimonio, finanziari e violazione della normativa sugli stupefacenti, aveva acquistato un’autovettura Ferrari 430 da un commerciante di veicoli.

Dopo il pagamento delle prime rate di leasing, Criniti aveva fatto sparire il veicolo, del valore di oltre 150.000 euro, esportandolo all’estero: infatti il mezzo, il 12 ottobre 2010, venne sequestrato in Spagna dalla Polizia di quel Paese.
Resosi conto della truffa, e sollecitato dalla finanziaria al rientro del debito contratto, il commerciante avrebbe ripetutamente tentato di rientrare in possesso del veicolo o della somma di denaro della quale era creditore, ma invano. Avrebbe quindi interessato A. M. all’epoca suo collaboratore, a riscuotere il credito o a rientrare in possesso del mezzo.
Dalla ricostruzione dei fatti e dalle risultanze delle indagini è emerso che nell’occasione, la sera 14 ottobre 2010, A.M. avrebbe affrontato Criniti ma la discussione sarebbe degenerata, originando il delitto. A.M. partito nella serata di ieri da Miami (USA), ove si trovava per motivi professionali, è stato arrestato al suo rientro in Italia, intorno alle 8 delle mattina. Ora si trova presso il carcere di “Regina Coeli”.

 


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