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Piazza Bologna: nasce la casa per anziani Regina Margherita

Con 6 mini appartamenti autonomi. Un esempio di collaborazione tra istituzioni. L'iniziativa presentata dai presidenti dei municipi Roma 1, Sabrina Alfonsi, e Roma 2, Giuseppe Gerace

Questa mattina i Presidenti dei Municipi di Roma I e II, Sabrina Alfonsi e Giuseppe Gerace, insieme a Massimiliano Monnanni,  Presidente dell’Asilo Savoia e all’Assessore alle Politiche Sociali Emiliano Monteverde per il Municipio I, hanno presentato alla stampa il Progetto “Cohousing” promosso dall’IPAB “Opera Pia Asilo Savoia” in collaborazione con i due municipi.

All’interno di una palazzina liberty situata in Via G.A. Guattani, 17, il Villino Crespi, nella quale si svolgono già altri servizi del Centro Polifunzionale per la Terza Età “Sant’Eufemia”, è stata istituita la Residenza “Regina Margherita”, attraverso la ristrutturazione di un intero piano che ha reso possibile la realizzazione di 6 mini appartamenti per due persone ciascuno ed una sala comune per le attività di socializzazione.

VillinoCrespiSi tratta di mini appartamenti autonomi, dotati di ogni comfort, cucina compresa, destinati ad accogliere anziani autosufficienti over 70 non più in grado di mantenere una abitazione propria per motivi economici.

La Residenza, in cui è presente la figura dell’operatore socio-sanitario h24, offre agli anziani l’uso autonomo dell’appartamento, i servizi di pulizia straordinaria,  lavanderia e stireria su prenotazione, attività ricreative e culturali, l’assistenza socio sanitaria di base, la consulenza dell’assistente sociale, dell’infermiere professionale e del dietista.

E’ anche possibile usufruire dei servizio di ristorazione e di pulizia ordinaria dell’appartamento su prenotazione, pagando un corrispettivo aggiuntivo comunque agevolato.

Criterio di priorità per l’ accesso al servizio offerto dalla Residenza è l’età avanzata (più di 70 anni), tenendo conto in caso di coniugi dell’età del coniuge più anziano. Gli altri requisiti riguardano le condizioni abitative a rischio: ad esempio alloggio non idoneo (previa attestazione da parte di Enti pubblici competenti, Asl e/o Comune) o procedimento di sfratto in corso; l’assenza di abitazioni intestate ai richiedenti; la condizione di autosufficienza psico-fisica totale o parziale e assenza di forme morbose che rendano la permanenza incompatibile con la vita comunitaria (es. malattia psichiatrica, barbonismo, dipendenza da alcool o droghe).

La sussistenza dei requisiti è verificata dai Servizi Sociali dei Municipi nella fase istruttoria della domanda e successivamente dell’Unità di Valutazione del servizio, che determina l’accesso e ne ratifica l’inserimento, previo periodo di prova di 2 mesi.

Uno degli elementi innovativi del progetto è rappresentato dal  mix di tipologie di utenti presenti all’interno dello stesso fabbricato, che favorisce l’attività di socializzazione.

L’IPAB si fa carico dei costi della sede e dei servizi di assistenza, mentre i Municipi I e II si occupano – attraverso i Servizi Sociali –  dell’invio alla struttura degli anziani e si impegnano ad individuare le risorse economiche eventualmente necessarie all’integrazione della retta a carico degli anziani, ove necessario.

Rivolgendosi a persone anziane in stato di indigenza o comunque in situazioni di comprovata difficoltà economica, la retta a carico degli anziani accolti, parametrata in base al reddito effettivo, è di massimo 10 euro al giorno.

“In un periodo di crisi economica come quello che stiamo vivendo ormai da anni, con sempre meno risorse a disposizione degli enti pubblici per i servizi, queste forme di collaborazione tra istituzioni possono rappresentare la soluzione che ci consente di dare risposta a una domanda di welfare sempre crescente da parte dei soggetti più fragili, soprattutto gli anziani” dichiarano i due Presidenti, Sabrina Alfonsi e Giuseppe Gerace “ e corrispondono in pieno all’obiettivo che ci siamo prefissati, quello cioè ottimizzare al massimo le risorse e mantenere per quanto possibile elevato il livello del servizio reso ai cittadini”.

“L’Asilo Savoia – ha dichiarato il Presidente Massimiliano Monnanni – ha previsto un programma di interventi in favore dell’infanzia e delle persone anziane in difficoltà interamente finanziato con risorse proprie per i prossimi 4 anni. La nascita della Residenza “Regina Margherita”, in stretto raccordo con i Municipi I e II, rappresenta una risposta non transitoria al problema degli sfratti che riguarda numerosi anziani ulteriormente impoveriti dalla crisi economica e che, una volta espulsi dal loro quartiere, subiscono irreversibili traumi nella loro rete di relazioni sociali e a livello psico-fisico”.

“Il cohousing è una frontiera sulla quale intendiamo investire ulteriormente”  dichiara Emiliano Monteverde, Assessore alle Politiche Sociali del Municipio Roma I Centro “e questo non è che uno dei tanti possibili modelli  di cohousing che vogliamo e possiamo promuovere, in collaborazione con le IPAB,  come in questo caso, ma anche con tutti quei soggetti – pubblici o privati – che possono mettere a disposizione spazi e risorse finalizzandole a questo scopo. I problemi della solitudine degli anziani possono trovare in questi strumenti una soluzione efficace” conclude Monteverde.


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