

Roma prova a rallentare. Non si tratta solo di una metafora, ma di un’iniziativa concreta per ridurre la velocità delle auto e proteggere i pedoni in due delle piazze più trafficate della Capitale: Piazza Mazzini, nel cuore del quartiere Prati, e Piazza Vittorio, fulcro multiculturale dell’Esquilino.
Il Consiglio del I Municipio ha infatti approvato una risoluzione che chiede l’avvio di un progetto per installare attraversamenti pedonali rialzati in queste due aree.
Un piccolo passo, certo, ma significativo, considerando le lungaggini burocratiche che spesso frenano le innovazioni in materia di sicurezza stradale a Roma.
Per tradurre questa proposta in realtà sarà necessario un lavoro di squadra. Servirà il via libera del Dipartimento Mobilità, della Polizia Locale e dell’Atac, oltre a un coordinamento con la Giunta Municipale guidata da Lorenza Bonaccorsi.
La delibera capitolina “Linee guida per la progettazione e realizzazione degli attraversamenti pedonali rialzati” approvata di recente ha finalmente stabilito regole chiare per questo tipo di interventi, eliminando anni di incertezze normative. Le nuove linee guida raccomandano altezze comprese tra i 10 e i 15 cm con una pendenza del 10%, mentre nelle strade percorse dai mezzi pubblici si scende al 7%.
Non sarà però una passeggiata: la normativa prevede che questi interventi siano possibili solo in strade classificate come “E” ed “F” – ovvero urbane di quartiere o locali – e con limiti di velocità pari o inferiori ai 50 km/h. Se queste condizioni non saranno rispettate, il Municipio chiede comunque l’adozione di misure alternative per ridurre la velocità e aumentare la sicurezza.
L’urgenza di questi interventi è sottolineata dai numeri drammatici. Nel 2024, solo nel Lazio, 59 pedoni hanno perso la vita – circa la metà di questi nel Comune di Roma. Velocità e distrazione restano le principali cause di questi incidenti mortali, aggravate da alcol e stupefacenti alla guida.
Proprio per contrastare questa emergenza, la Consulta Cittadina per la Sicurezza Stradale e numerose associazioni hanno avviato una campagna per spingere l’amministrazione a installare attraversamenti rialzati in punti critici della città. E i dati parlano chiaro: questi dispositivi, riducendo la velocità dei veicoli, possono salvare la vita fino al 60% delle persone coinvolte in un impatto.
Ora la palla passa agli uffici competenti, chiamati a tradurre la risoluzione in azioni concrete. Servono risorse economiche, ma soprattutto volontà politica per superare resistenze e burocrazia.
Se il progetto andrà in porto, Piazza Mazzini e Piazza Vittorio potrebbero diventare simboli di un cambiamento più ampio: una Roma più sicura e a misura di pedone, dove attraversare la strada non sia più un atto di coraggio.
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