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Pseudo casa Papanice a Monteverde

Le precisazioni del signor Edmondo Papanice, nipote dell'imprenditore pugliese che commissionò la vera Casa Papanice

Un edificio posto in Via Carini 23 stimola la curiosità per la sua stravagante architettura rispetto al contesto residenziale di Monteverde.
Secondo il sito dell’American University of Rome, l’edificio, in cui ha sede l’istituto, è stato realizzato dall’architetto romano Paolo Portoghesi (classe 1931), nel biennio 1966-1968, insieme all’ingegnere salernitano Vittorio Gigliotti (classe 1921), ed è denominato dal sito stesso, prima come Palazzo Carini e poi come “Casa Papanice”.

Anche il sito di Appasseggio attribuisce la paternità all’architetto Paolo Portoghesi ed il nome di Casa Papanice a questo edificio, spiegando che si tratta di “una rielaborazione in chiave moderna del villino ottocentesco, e una declinazione all’infinito del tema del cilindro”.

Casa Papanice al Nomentano

Il sito dell’ArchiDIAP, invece, riporta una Casa Papanice realizzata dai due professionisti tra il 1966 e il 1970, in Via Giuseppe Marchi 3, nel quartiere Nomentano, a due passi dalla residenza dell’ingegner Gigliotti.

Dal curriculum di Paolo Portoghesi, aggiornato fino al giugno 2014 e consultabile on line, in effetti compare una sola Casa Papanice e realizzata “a Roma”, senza indicare il quartiere o la via in cui sia stata costruita. Sfogliando le pagine del curriculum si evince poi che anche l’arredamento interno della Casa Papanice è opera dello stesso.
La scelta del nome “Papanice” per la struttura architettonica non è rintracciabile in nessuna fonte, perciò si può dedurre che possa essere il nome del committente o il nome del paese omonimo in provincia di Crotone, ma non è da escludere che sia anche un riferimento all’imprecazione tipicamente calabrese usato nell’insulto “Ti mando a Papanice” che equivale a mandare a quel paese una persona, in modo educato.

Casa Papanice (hiddenarchitecture.net)

Ciò nonostante, la Casa Papanice del quartiere Nomentano si sviluppa su tre livelli, con un alloggio per piano e un piccolo attico. Esternamente è caratterizzata da canne d’organo di metallo e bande verticali di maiolica. É sede dell’Ambasciata della Giordania, indicata in realtà al civico 1 di Via Giuseppe Marchi dal sito stesso dell’Ambasciata ed è stata scelta come location per pellicole cinematografiche.

Qui, il regista Ettore Scola, infatti, nel 1970 girava alcune scene del film “Dramma della gelosia”, interpretato principalmente da Monica Vitti, Giancarlo Giannini, Marcello Mastroianni e Marisa Merlini.
In un dialogo del film tra Adelaide (Monica Vitti) e il macellaio proprietario della Casa Papanice, Amleto Di Meo interpretato da Hercules Contes, c’è un chiaro riferimento all’architettura. La donna chiede spiegazioni di tutte quelle canne e le viene risposto “Nun so canne è ‘na precisa caratterizzazione geometrica! Così m’ha detto l’architetto”. La caratterizzazione citata è infatti l’uso della figura geometrica del cerchio, già presente nelle architetture di Portoghesi dal 1960, la quale, nella sua ripetizione concentrica o sviluppo tridimensionale, assume la forma del cilindro o della sfera, costituendone dunque la caratteristica dell’opera.

L’edificio monteverdino invece, si presenta interamente in muratura, di dimensioni ridotte rispetto a quello nomentano, e di colore diverso, pur mantenendo in qualche modo la “caratterizzazione” nei balconi e nelle finestre, e forse anche all’interno.

Insomma, a Roma esistono due Case Papanice, in due quartieri diversi, realizzate entrambi dagli stessi architetti e ingegneri, e nel medesimo periodo?

Sorge spontaneo il dubbio che una di esse potrebbe essere un falso. Quale?

AGGIORNAMENTO e precisazioni

Roma, 17 dicembre 2018 – Il quesito è stato risolto, grazie a una mail del signor Edmondo Papanice, che ringraziamo, e che qui di seguito riportiamo:

Casa Papanice come attesta il sito Archidap è in via Giuseppe Marchi n.1 sede ora dell’attuale Ambasciata di Giordania, fu commissionata da mio nonno l’imprenditore edile pugliese Pasquale Papanice (per questo il nome della casa) e fu progettata da Gigliotti e Portoghesi.

Sede dell’American University of Rome

Per quanto riguarda l’altro edificio [quello di via Carini, a Monteverde, N.d.a.] posso dirvi che è solo una ispirazione a Casa Papanice, che non è opera di Portoghesi e di Gigliotti come poi tra l’altro attesta il sito wikipedia nei dettagli in inglese  https://it.wikipedia.org/wiki/File:AUR_American_University_of_Rome_Carini_Building_Casa_Papanice.JPG dove specificano che è stata disegnata da un certo Eugenio Abruzzini che in precedenza aveva lavorato per altre opere con il Portoghesi e quindi si è solo ispirato.”

Il signor Edmondo Papanice conclude anticipando per fine anno 2019 “importanti eventi di caratura nazionale e internazionale dedicati a Casa Papanice, da me curati.”

Makaa Jade


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