

I due giovani sono stati arrestati con l’accusa di rapina aggravata in concorso
Un’altra notte di violenza che si consuma ai margini della Capitale, un’altra storia che ha come vittima un lavoratore invisibile. Ma stavolta, grazie alla rapidità dell’intervento dei Carabinieri, la giustizia ha avuto la meglio.
Succede a Roma, in zona Tor Vergata. Un uomo di 49 anni, originario del Bangladesh, stava concludendo l’ennesima consegna serale quando, arrivato in via Francesco Ierace, è caduto in un’imboscata.
Dove avrebbe dovuto esserci un cliente affamato, c’erano invece due adolescenti pronti a colpire. Il rider, ignaro, scende dal suo motociclo per consegnare l’ordine: è lì che i due lo aggrediscono.
Lo colpiscono, lo minacciano, e in pochi istanti gli strappano via tutto: il cellulare, il portafoglio con i contanti, e perfino il motorino con cui lavora. Pensano di farla franca, di scomparire nella notte con un bottino misero ma ottenuto con la violenza.
Non hanno fatto i conti, però, con la determinazione dei Carabinieri della Stazione di Roma Tor Vergata. Scatta la chiamata al 112, scattano i pattugliamenti.
Ed è proprio grazie alla prontezza dell’intervento che i militari riescono a rintracciare i due giovanissimi – italiani, di 16 e 17 anni – mentre tentano di fuggire con il mezzo rubato.
I ragazzi vengono fermati e arrestati con l’accusa di rapina aggravata in concorso. Il motociclo viene recuperato e restituito alla vittima, ancora scossa ma salva.
Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma, i due sono stati condotti al centro di prima accoglienza “Virginia Agnelli”, in attesa delle prossime determinazioni.
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