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Regina Apium, le api tornano a Palazzo Barberini

Da oggi, giovedì 3 giugno 2021, prendono casa a Palazzo Barberini in via delle Quattro Fontane 13

Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo rimarrebbero solo quattro anni di vita – Così disse il geniale fisico Albert Einstein, ormai molti anni fa e le cose da allora sono peggiorate! Niente più api, niente più impollinazione, niente più piante, niente più animali, niente più uomo!

Ma evviva! Le api sono tornate in città ed in grande stile; non in un posto qualsiasi, ma nel centro di Roma, grazie al progetto Regina Apium, nato da un’idea della Delegazione del FAI di Roma che ha visto il sostegno del I Municipio di Roma Capitale.

Il Progetto Regina Apium si avvale del supporto degli apicoltori dell’Abbazia di San Paolo fuori le Mura – dove è stata intrapresa l’attività apiaria tre anni fa – che prevede il posizionamento di una serie di arnie in alcuni luoghi simbolici e dall’importante valenza storico-culturale della città per il ripopolamento e la salvaguardia di nuove colonie.

I giardini di Palazzo Barberini – luogo emblematico per le insegne araldiche con le tre api, simbolo della potenza della famiglia – sono stati selezionati per ospitare due arnie messe a disposizione dal Municipio I in cui prolificheranno le colonie di Apis mellifera ligustica, una specie molto mansueta e tipica delle regioni del centro Italia.

Saranno gli apicoltori dell’Abbazia di San Paolo a provvedere alla cura e alla fornitura degli sciami, mentre, grazie alla collaborazione della Federazione Apicoltori Italiani, sarà possibile estrapolare dati ambientali utili sulla salubrità dell’aria grazie a un costante monitoraggio degli insetti, della loro salute e dei loro prodotti, come la cera e il miele.

Come ha ricordato la Direttrice delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini, Flaminia Gennari Santori: “Regina Apium contiene una pluralità di obiettivi perfettamente in linea con la mission del Museo, che con questo progetto intende affermarsi ancora di più come museo partecipato. Un luogo dove il patrimonio artistico, culturale e naturale trovano un proficuo ambiente di coesistenza e reciproca elevazione, a disposizione dei fruitori, grandi e piccini, sempre più chiamati a sentirsi parte di una comunità di condivisione e di crescita”.

Regina Apium fa parte infatti di un progetto più ampio: Apincittà – frutto di un coordinamento tra Arma dei Carabinieri, FAI-Federazione Apicoltori Italiani e Comune di Roma – che mira a censire la biodiversità cittadina ed il servizio di impollinazione.

Sono in programma a cura della Delegazione FAI di Roma (dopo l’insediamento delle api nei giardini di Palazzo Barberini che avviene appunto oggi 3 giugno 2021) una serie visite dedicate al pubblico per sensibilizzarlo sul ruolo fondamentale svolto dagli impollinatori in qualsiasi ecosistema, compresi quelli che si sviluppano in ambienti urbani e antropizzati. Un’ottima notizia che fa ben sperare che, in un mondo antropizzato come il nostro, dove sono aumentate esponenzialmente le infezioni pandemiche che aggravano gli altri tragici problemi legati all’inquinamento, all’impoverimento della biodiversità, si proceda con progetti volti ad invertire la tendenza, anche con un’opera di educazione e di consapevolezza attraverso la conoscenza e le buone pratiche.

 

INFO: www.barberinicorsini.orggan-aar.comunicazione@beniculturali.it

SEDE: Roma –  Palazzo Barberini, via delle Quattro Fontane, 13

Facebook: @BarberiniCorsini | Twitter: @BarberiniCorsin | Instagram: @BarberiniCorsini

Condividi con: #PalazzoBarberini e #apibarberini

 

DIDASCALIE FOTO:

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Valentino Mango e Valentino Amalfitano, apicoltori dell’Abbazia di San Paolo fuori le Mura che oggi, giovedì 3 giugno 2021, portano le arnie con le api nei giardini di Palazzo Barberini

 

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Raffaele Cirone, Presidente Nazionale FAI – (Federazione Apicoltori Italiani) Maria Assunta Fiorentino (curatore delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini e coordinatrice del progetto per il museo) e Valentino Mango (apicoltore dell’Abbazia di San Paolo fuori le Mura).


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