Roma, 16 scuole in viaggio della memoria: Gualtieri atteso a Basovizza

Il sindaco raggiungerà una delegazione di 16 istituti di Roma e provincia

C’è un silenzio particolare, quando si cammina tra le tombe bianche del Sacrario di Redipuglia. Un silenzio che non pesa, ma invita a riflettere.

È lì che ha avuto inizio, lunedì 14 aprile, il “Viaggio del Ricordo” per oltre 300 studenti delle scuole superiori di Roma e della Città Metropolitana.

Un percorso fatto di volti, parole, pietre e silenzi, alla scoperta di una pagina dolorosa e spesso dimenticata della storia italiana: quella delle Foibe e dell’Esodo Giuliano-Dalmata.

Ad accompagnarli una delegazione istituzionale composta da esponenti di Roma Capitale, della Città Metropolitana e dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

Tra loro, l’assessora alla Scuola Claudia Pratelli, i consiglieri comunali Carla Fermariello e Maurizio Politi, e le rappresentanti metropolitane Manuela Chioccia e Agnese Mastrofrancesco. È la storia, oggi, a parlare ai ragazzi — non quella scritta sui libri, ma quella viva, impressa nei luoghi e nelle testimonianze.

Il viaggio prosegue verso il Magazzino 26, luogo simbolo dell’Esodo, e poi alla Risiera di San Sabba, l’unico campo di sterminio nazista in Italia. Gli studenti ascoltano, osservano, si interrogano.

Qui il passato non è un concetto astratto: è fatto di volti, valigie, lettere mai recapitate. È il dolore di chi fu costretto a fuggire, l’eco delle urla soffocate nei pozzi carsici.

Nella giornata di oggi martedì 15 aprile, a raggiungere il gruppo sarà anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, atteso a Gorizia, dove incontrerà il sindaco locale Rodolfo Ziberna, i rappresentanti dell’associazione degli Esuli e l’ambasciatore italiano in Slovenia.

La visita alla Foiba di Basovizza, con la deposizione di una corona, sarà uno dei momenti più solenni del viaggio. Gualtieri renderà omaggio alle vittime, simbolo di una tragedia ancora oggi difficile da raccontare.

Il viaggio si concluderà mercoledì 16 aprile con l’ultima tappa a Pola, città che fu teatro della fuga di migliaia di italiani. Per molti degli studenti è la prima volta in cui sentono parlare in modo così diretto di queste vicende. Per altri, è un modo per ricucire una memoria familiare che troppo spesso si è persa tra le generazioni.

“Conoscere per capire, ricordare per non ripetere”: è questo il senso più profondo del Viaggio del Ricordo. Perché il passato, se ascoltato con attenzione, può diventare uno strumento potente per costruire un futuro più consapevole.


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