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La Capitale si prepara a una svolta decisiva nella gestione del traffico cittadino. Dopo anni di escamotage e scorciatoie, i furbetti della Ztl dovranno fare i conti con un nuovo sistema di controllo: telecamere anche nei varchi di uscita, pronte a chiudere ogni possibile scappatoia. Un cambiamento radicale che punta a blindare il centro storico, eliminando le falle di un sistema finora troppo facilmente aggirabile.
Fino a oggi, i varchi elettronici si limitavano a monitorare gli ingressi nella Zona a Traffico Limitato, sanzionando chi accedeva senza autorizzazione. Ma il sistema aveva una debolezza evidente: una volta dentro, uscire senza lasciare traccia era ancora possibile.
Così, tra targhe coperte, passaggi in retromarcia, trucchi ingegnosi e veri e propri atti di furbizia, molti automobilisti sono riusciti a eludere le multe e a muoversi liberamente dove non avrebbero dovuto.
Ora, con l’introduzione delle telecamere bidirezionali, la musica cambia. Chi esce dalla Ztl senza un precedente ingresso autorizzato verrà identificato e sanzionato, chiudendo così il cerchio su un’anomalia che per anni ha reso il sistema poco efficace.
La Giunta Capitolina ha deciso di testare il nuovo metodo con due telecamere sperimentali, che saranno operative entro marzo. Il primo dispositivo sarà posizionato tra via Serpenti e via degli Annibaldi, il secondo in via Santa Maria Maggiore, all’altezza di via Urbana. Se il test avrà successo, il sistema verrà rapidamente esteso ad altre aree cruciali, come via Tomacelli, via Zanardelli, corso Vittorio, via del Teatro Marcello e via Veneto.
Un passo necessario, considerando che ogni giorno circa 68.500 veicoli attraversano la Ztl, per un totale annuo di oltre 23 milioni di passaggi. Tra questi, molti sono autorizzati, ma una parte significativa rappresenta accessi irregolari che alimentano caos e inquinamento.
I dati parlano chiaro: solo nel 2024, la Polizia Locale ha registrato oltre 561mila sanzioni per accessi non autorizzati alla Ztl. A queste si aggiungono migliaia di transiti clandestini, realizzati con trucchetti da manuale:
Targhe oscurate con borse della spesa o fazzoletti strategicamente posizionati.
Numeri alterati con pezzi di nastro adesivo per trasformare un 3 in un 8.
Veicoli che entrano in retromarcia per non farsi riprendere.
Auto che attraversano i varchi con il portellone aperto, nascondendo così la targa ai dispositivi.
Un vero e proprio gioco d’astuzia che ha reso la Ztl un colabrodo, e che ora sarà finalmente arginato con una tecnologia più avanzata e controlli costanti 24 ore su 24.
Con questo nuovo sistema, Roma punta a una riduzione drastica delle infrazioni e a una gestione più moderna del traffico cittadino. Oltre a migliorare il controllo degli accessi, le telecamere in uscita aiuteranno anche a contrastare fenomeni più gravi come la contraffazione delle targhe, che in alcuni casi può portare addirittura a procedimenti penali.
L’obiettivo? Una Ztl più sicura, più efficiente, più rispettata. E per i furbetti del volante, il tempo dei trucchi sta per finire.
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