

La capitale si appresta a ospitare un’importante manifestazione a sostegno della Palestina, in un clima di tensione e vigilanza massima dopo i violenti scontri avvenuti sabato scorso. Questo sabato, il corteo autorizzato, che partirà da piazzale Ostiense, si svolgerà sotto l’attenta sorveglianza delle forze dell’ordine, pronte a prevenire qualsiasi forma di violenza.
Le ferite lasciate dalle scontro di sabato scorso, in cui numerose persone sono rimaste ferite e si è registrato anche un arresto, sono ancora fresche.
L’obiettivo della manifestazione è chiaro: protestare contro un anno di violenza e genocidio in Palestina, come affermato dal Forum Palestina, che ha sottolineato la gravità della situazione a Gaza, ridotta a un cumulo di macerie.
“Dopo 12 mesi di genocidio, pulizia etnica, violenza e crimini di guerra, il popolo palestinese è in ginocchio. I numeri parlano chiaro: oltre 42.000 palestinesi uccisi, tra cui 16.500 bambini”, hanno denunciato gli organizzatori, sottolineando la necessità di un’azione immediata da parte della comunità internazionale.
Le richieste dei manifestanti sono chiare e forti: fermare il genocidio in Palestina, fermare il massacro in Libano, e imporre sanzioni severe all’industria militare israeliana. È un appello alla coscienza collettiva, che cerca di mobilitare non solo gli attivisti, ma anche la cittadinanza per chiedere un’azione concreta e rapida.
L’Associazione Nazionale Partigiani Italiani (ANPI) ha già espresso il suo sostegno alla manifestazione, affermando l’importanza di garantire diritti uguali per tutti i popoli. “Riteniamo necessario esprimere tutta la vicinanza e solidarietà al popolo palestinese e condannare fermamente le atrocità in corso. Solo con il pieno riconoscimento di uguali diritti si potrà porre fine alla violenza in Medio Oriente”, hanno dichiarato.
Per garantire la sicurezza e il corretto svolgimento del corteo, Roma sarà blindata. Dalle 15 alle 20, diversi punti della città saranno chiusi al traffico, e ci saranno deviazioni per numerose linee di trasporto pubblico.
Il corteo si muoverà attraverso le strade di Roma, passando per viale Aventino e via Labicana. Le forze dell’ordine, a seguito degli scontri precedenti, stanno lavorando per garantire che la manifestazione si svolga senza incidenti.
Questa mobilitazione non è solo un gesto di solidarietà, ma un richiamo a una maggiore consapevolezza su una crisi che dura da decenni. Con l’arrivo del 12 ottobre, Roma si prepara a diventare nuovamente palcoscenico di una lotta che reclama giustizia e diritti per il popolo palestinese.
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Sono d’accordo bisogna fermare questo massacro e il governo deve ascoltare il popolo! l’Italia è contro la guerra e sostiene la pace . Devono ascoltarci!!! I bambini sono tutti uguali!
Si dovrebbe manifestare pure contro Hamas ,Esbollah , Iran, che sono stati la causa scatenante di tutto questo bagno di sangue.