Sgomberato l’ex Hotel ‘Petra’: i latinos negli alloggi del Comune

Nella struttura si erano rifugiate le 90 persone, tutte straniere, già allontanate dall'ex hotel Ionio, in via Silicella, a Torre Maura. Sul posto le forze dell'ordine

Questa mattina 22 ottobre, alle prime luci dell’alba, è scattata un’importante operazione di sgombero presso l’ex hotel “Petra”, situato in via Sante Vandi, nel cuore del quartiere Romanina.

Le forze dell’ordine, guidate dalla Prefettura di Roma e coordinate dall’Ufficio di Gabinetto della Questura, hanno dato avvio alle operazioni per liberare l’edificio, occupato circa una settimana fa da 90 persone, quasi tutte di origine sudamericana.

La scena che si è presentata davanti ai residenti locali e alle autorità non è nuova: famiglie, individui e intere comunità alla ricerca di un rifugio temporaneo, che solo pochi giorni prima erano state sgomberate dall’ex hotel Ionio, in via Silicella, a Torre Maura, e ancora prima dall’ex hotel Cinecittà, dove un altro sgombero aveva avuto luogo il 24 settembre.

La storia si ripete, e lo sgombero di oggi è il terzo episodio in pochi mesi che coinvolge le periferie romane, dove il fenomeno delle occupazioni abusive continua a crescere, alimentato dalla mancanza di soluzioni abitative stabili per le fasce più deboli della popolazione.

Foto tratta dal gruppo Facebook Sei della Romanina se…

Un intervento massiccio:

Il dispiegamento di forze per questo sgombero è stato imponente. Squadre della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Locale di Roma Capitale hanno operato sin dalle prime ore della mattina, con la massima attenzione per garantire la sicurezza e prevenire possibili momenti di tensione.

Il lavoro coordinato delle diverse forze dell’ordine ha permesso che le operazioni si svolgessero in modo rapido ed efficiente, anche se la complessità della situazione sociale rimane evidente.

Per alcune delle famiglie coinvolte, membri della comunità dei cosiddetti “Latinos”, c’è stata una speranza di ricollocazione.

Alcuni, infatti, hanno accettato la proposta di sistemazione alloggiativa offerta dal Comune di Roma, una soluzione temporanea che permette loro di avere un tetto sopra la testa, sebbene restino tante incertezze sul futuro.


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