

E’ quanto emerso da un dibattito promosso dal V Municipio presso la Selex
L’area delle Tiburtina è una delle prime tre aree d’Europa per potenzialità scientifica e tecnologica. Ed è il punto di riferimento per l’Italia in relazione al progetto europeo ”Galileo”. Del ruolo di protagonista che riveste la Tiburtina in questo settore, si è discusso martedì 18 ottobre nel corso del dibattito “Scienza, scuola, territorio – Il futuro a portata di mano”, svoltosi presso la Sala conferenze della Selex Sistemi Integrati (un tempo nota come Selenia), in via Tiburtina al km 12.400.
Il seminario di studio è stato promosso dal V Municipio in collaborazione con Copit (Comitato di Parlamentari per la innovazione tecnologica e lo sviluppo sostenibile) ed è nato con lo scopo di migliorare la comunicazione con gli enti locali, i cittadini, la comunità scolastica e quella industriale per quanto concerne tre argomenti e la loro incidenza sull’area Tiburtina: il VII Programma quadro dell’Unione Europea, il programma di gestione innovativa della mobilità e della sicurezza della navigazione “Galileo” e l’osservazione della Terra dallo spazio.
Protagonisti dell’incontro, moderato dal presidente del V municipio Ivano Caradonna, sono stati l’Assessore per lo Sviluppo e le Attività Produttive Bruno Manzi, il Viceministro dei Trasporti nonché Presidente del Copit Mario Tassone, il Direttore Generale della Selex Paolo Prudente, il Dirigente MIUR Gioacchino Fonti, il Presidente CCRS della Provincia di Roma Antonio Rodotà, il Rappresentante della ESA-ESRIN Luigi Fusco, l’Ing. Mirko Antonini dell’Università “Tor Vergata”, l’Amministratore delegato della Telespazio Giuseppe Veredice, l’Amministratore delegato della Alcatel Alenia Space Carlo Alberto Penazzi e il Prof. Carlo Corsi del Tecnopolo Tiburtino.
Il primo intervento è stato dell’Assessore Manzi, che ha ricordato come il primo provvedimento preso dalla giunta Gasbarra fosse stato proprio il “Centro di Coordinamento Ricerca e Sviluppo”, tavolo virtuale composto da sessanta rappresentanti, volto alla discussione di quali politiche porre in essere in realazione a progetti territoriali importanti come il “Galileo”.
Ha preso poi la parola il dott. Fonti che ha illustrato brillantemente i contenuti sostanziali del VII Programma Quadro, attualmente in fase di negoziazione in ambito comunitario, piano che detta le direttrici di evoluzione della ricerca europea. Il nuovo programma ha introdotto alcuni elementi innovativi rispetto al passato, legati all’agenda di Lisbona e incentrati sulla competitività, sulla ricerca industriale, sulle reti Eranet. “La partecipazione al programma è complesso – ha concluso Fonti – soprattutto per le piccole e medie imprese. E queste in Italia rappresentano il 90% del tessuto industriale.”
Gioacchino Fonti ha poi ammonito sui progetti europei “Galileo”: “Oggi si è perso un po’ di interesse da quando gli obiettivi riguardo al satellitare (la prima fase del progetto – ndr) sono stati previsti e raggiunti. Oggi l’interesse al progetto manifestato dalle tante piccole e medie imprese ha portato a un frastagliamento degli attori del “Galileo”; tali imprese per le loro ridotte dimensioni sarebbero peraltro in difficoltà nel recuperare gli investimenti, occorrendo almeno quattro anni. Stiamo perdendo tempo e lo dico qui perché la Tiburtina è il vero polo Galileo per l’Italia, bisogna coordinare qui le forze, ovvero i soggetti pubblici e gli utilizzatori di servizi come porti e aeroporti, per proporre il sistema industriale italiano come attore nello scenario mondiale”.
A seguire è intervenuto il Viceministro dei trasporti Tassone, il quale ha sottolineato che per agganciare la Tiburtina al VII Programma quadro e renderla protagonista nell’innovazione tecnologica, bisogna prima risolvere alcuni problemi strutturali dell’area, come la viabilità. A tal proposito è stato approvato proprio pochi giorni fa il piano di allargamento di un tratto della sede stradale dell’arteria e i lavori avranno inizio in primavera.
Si è quindi potuto assistere all’intervento dell’Ing. Fusco in rappresentanza della ESA-ESRIN, società europea di Telespazio, il quale ha descritto con l’ausilio di videoproiezioni il progetto di osservazione della Terra dallo spazio. A tale progetto sono legati importanti piani di tutela ambientale e di sicurezza anche su scala locale, e in particolare è prevista per l’area sud-est di Roma (asse Frascati -Tor Vergata – Tiburtina) un progetto, relativo all’infomobilità, di copertura di anelli ad altissima velocità (40 GB/sec).
Sul palco si sono poi succeduti l’Ing. Antonini, che ha sottolineato l’esigenza di ridurre i tempi di ingresso dei giovani nelle aziende mediante master e tirocini, il Prof. Veredice, che ha rimarcato la necessità di fondi oggi, momento di grandi opportunità e prospettive, ma solo se tali fondi sono legati alla possibilità di poter creare novità nel settore. Hanno concluso il meeting l’Ing. Penazzi e il Prof. Carsi. Il primo ha tracciato gli obiettivi da perseguire per essere competitivi, ovvero lavorare al meglio sui grandi programmi europei come “Galileo”, portare avanti proposte infrastrutturali per l’utenza e radicarsi nel territorio. Il secondo ha ricordato l’intensa attività nel settore della ricerca e della formazione del Tecnopolo Tiburtino, “contenitore di grandi capacità inserito nella più importante area romana per il ramo tecnologico”.
Il Presidente Caradonna, nel salutare e ringraziare gli ospiti che hanno partecipato al seminario, ha proposto l’istituzione di un Comitato di Coordinamento delle risorse scientifiche e culturali della Tiburtina, “allo scopo di mettere in campo i valori custoditi negli ambiti dell’industria e tecnologia avanzata dell’area, anche in rapporto con i progetti dell’Unione Europea”. Ed ha inoltre lanciato un appello alle istituzioni per l’adeguamento delle infrastrutture, “perché c’è un grosso potenziale in attesa di attuazione”.
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