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Al MAXXI il mitico ingegnere della modernità: Pier Luigi Nervi

Oltre cento fotografie, disegni originali e documenti in mostra dal 5 febbraio al 2 ottobre 2016. Ingresso gratuito per studenti di arte e architettura

Non saremo gli stessi oggi senza aver avuto le geniali architetture di Pier Luigi Nervi che hanno rivoluzionato il nostro immaginario, soprattutto nel rapporto con la dimensione spettacolare dello sport ma che ci hanno fatto anche entrare in una nuova dimensione molto concreta della modernità, dove il ferro-cemento brevettato (da Nervi nel 1943) è stato elaborato in modo da creare leggerezza e aerodinamicità. Spazio condiviso in forma plateale ma contemporaneamente salvaguardando le esigenze fondamentali delle grandi masse di spettatori e soprattutto coniugando la innovativa funzionalità strutturale con un’estetica originale, tutta a firma italiana, nel mondo.

Una lunghissima carriera, quella di Pier Luigi Nervi (1891 – 1979), dal primo stadio realizzato a Firenze nel 1929 al Kuwait Sports Centre del 1968.

Ventidue progetti che, con le loro storie, costruiscono questa mostra visibile alla Fondazione MAXXI “Architetture per lo Sport”, a cura di Micaela Antonucci con Annalisa Trentin e Tomaso Trombetti dell’Università di Bologna, al MAXXI dal 5 febbraio al 2 ottobre 2016. Come dice Margherita Guccione Direttore MAXXI Architettura. “Un modello di successo, tra le più significative espressioni ante litteram del made in Italy, riferimento fondante per l’architettura e l’ingegneria contemporanee”.

La mostra comprende oltre 100 tra fotografie, disegni originali, documenti provenienti dal ricco patrimonio dell’Archivio Pier Luigi Nervi che fa parte della collezione MAXXI Architettura, presentati insieme ai quattro modelli degli stadi di Firenze, Roma, Swindon, Kuwait realizzati dal LaMo e dal LaMoViDA (Laboratorio Modelli di Architettura e Laboratorio di Modellazione e Visualizzazione Digitale per l’Architettura) dell’Università di Bologna. Organizzata secondo una successione cronologica, la mostra raccoglie le opere in tre sezioni: Sperimentazioni e innovazioni (1929/49), Campione del cemento (1950/60), Dall’Italia al mondo (1961/79) con una particolare attenzione agli stadi per il calcio.

Il percorso si apre con una successione di pannelli fotografici su cui vengono riportati i principali progetti di Nervi dedicati a impianti sportivi, gli stessi pannelli che erano attaccati alle pareti dello Studio Nervi al fine di illustrare il suo lavoro ai committenti pubblici e privati: tra questi anche due ingrandimenti dei francobolli realizzati nel 1960 in occasione delle Olimpiadi di Roma con il Palazzo e il Palazzetto dello Sport.

Sarebbe lungo riassumere le tappe principali di questo percorso espositivo interessante e dettagliatamente esposto con puntuali riferimenti, tutti godibili con calma all’interno della mostra, così saltando dall’innovativa sua prima opera, cioè lo stadio comunale fiorentino (1929 – 32) punto di partenza di una sistematica ricerca tecnica e progettuale e svolta cruciale che lo proiettò nel dibattito architettonico italiano e internazionale, possiamo fare una breve citazione dalla “seconda sezione” della mostra Campione del cemento (1950/60). Sono gli anni del Boom e lo stabilimento balneare Kursaal al Lido di Ostia (1950) divenne simbolo della rinascita degli anni Sessanta con il suo iconico trampolino, quest’ultimo sempre realizzato in ferro-cemento e modellato dal dinamico profilo di una H dalle aste verticali oblique iscritta in un cerchio, dalla quale partivano le piattaforme a tre altezze diverse. Non mancarono le opere realizzate per le Olimpiadi di Roma del 1960: il Palazzo dello Sport, il Palazzetto dello Sport e lo Stadio Flaminio.

L’ultima parte della mostra Dall’Italia al mondo (1961/79) invece comprende soprattutto progetti realizzati all’estero dall’Europa agli Stati Uniti, dal Sudamerica al Sudafrica, dall’India al Medio Oriente tra cui il Good Hope Center di Cape Town – Sud Africa (1964 – 80) una delle opere internazionali più significative dello Studio Nervi, sia per le dimensioni e le caratteristiche tecniche – all’epoca si tratta della cupola di cemento più grande al mondo – sia per il suo significato politico e simbolico – si trattava infatti del primo impianto sportivo multirazziale realizzato, in piena apartheid, che non prevedesse percorsi separati tra bianchi e neri. Al centro della sala una proiezione su uno schermo tondo fissato al soffitto, mostra tre straordinarie cupole “plissettate” o “nervate” realizzate da Nervi, che sono diventate nel corso della sua carriera una cifra stilistica unica, la sua “firma architettonica” in Italia e nel mondo: il Palazzetto dello Sport a Roma (1956 – 59), il Palazzo dello Sport all’EUR (1955 – 59) e il Cultural and Convention Center a Norfolk, Virginia USA (1965 – 71).

Arricchisce la mostra anche una sezione tutta dedicata alle foto-schede dell’Archivio Nervi. Accanto alle fotografie, i disegni, i documenti, le maquette, in mostra viene esposto anche uno speciale modello in plexiglass del Palazzetto dello Sport realizzato da due studenti dell’ISIA (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche – Roma) Aureliano Capri e Elettra Renzi, per rendere evidente il sistema di scarico a terra delle forze pensato da Nervi per l’edificio. Questo modello costituisce l’elemento centrale di una serie di visite guidate dedicate all’opera di Nervi che comprendono anche un percorso “tattile” pensato per persone cieche e ipovedenti coadiuvata dal modello e da tavole tattili, realizzato in collaborazione con il Centro Regionale Sant’Alessio, mentre il percorso totale prevede una passeggiata intorno al Palazzetto dello Sport per conoscerne la struttura.

Segnaliamo che in occasione della mostra il MAXXI Architettura presenta anche la pubblicazione dell’inventario dell’archivio Pier Luigi Nervi, risultato di un decennio di complessi lavori.

MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo – Via Guido Reni, 4 – Roma – www.fondazionemaxxi.it – info: 06.320.19.54; orario: 11.00/19.00 (mart, merc, giov, ven, dom) |11.00/22.00 (sabato) | chiuso il lunedì. Ingresso gratuito per studenti di arte e architettura.

FOTO:

01Nervi-PalazzoSportEur01 – Pier Luigi Nervi e Marcello Piacentini Palazzo dello Sport all’EUR a Roma (1955-59) Collezione MAXXI Architettura. Archivio Pier Luigi Nervi – Courtesy Fondazione MAXXI

02Nervi-PalazzettoSportRoma02 – Pier Luigi Nervi e Annibale Vitellozzi, Palazzetto dello Sport a Roma (1956-57) Collezione MAXXI Architettura. Archivio Pier Luigi Nervi – Courtesy Fondazione MAXXI

03Nervi-StadioFlaminioRoma03 – Pier Luigi e Antonio Nervi Stadio Flaminio a Roma (1956-59) Collezione MAXXI Architettura. Archivio Pier Luigi Nervi – Courtesy Fondazione MAXXI

04Nervi-SportArenaNorfolkUSA04 – Pier Luigi Nervi con William and Tazewell&Associates, Sport Arena nel Cultural and Convention Center di Norfolk (USA) (1965-71) – prospettiva interna Collezione MAXXI Architettura. Archivio Pier Luigi Nervi – Courtesy Fondazione MAXXI

05Nervi-GoodHopeCenter-SudAfrica05 – Pier Luigi e Antonio Nervi GoodHope Center, Cape Town, Sud Africa (1964-1980) joint-venture con lo studio Colyn&Mering  Collezione MAXXI Architettura. Archivio Pier Luigi Nervi – Courtesy Fondazione MAXXI


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