

Segnaliamo l’eccezionale evento organizzato dalla Soprintendenza Archeologica per il Lazio in occasione del Giubileo straordinario: una giornata, sabato 19 dicembre, dedicata alla scoperta dei luoghi del Percorso di S. Benedetto, da S. Cosimato, alla villa di Nerone ai Monasteri di Subiaco
La Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria meridionale, in collaborazione con i Comuni di Vicovaro e Subiaco e con il Monastero di S. Scolastica, invita a visitare i monumenti legati alla memoria del fondatore del monachesimo occidentale e Patrono d’Europa. Il “Percorso di San Benedetto”, infatti, che rientra nelle “Vie del Giubileo. Itinerari tra archeologia e spiritualità nel Lazio” proposti dalla Soprintendenza, si sviluppa lungo il tragitto seguito agli inizi del VI secolo dal giovane originario di Norcia che andò alla ricerca di un luogo solitario ove accostarsi a Dio.
L’edificante racconto di Gregorio Magno è la guida più preziosa per ricostruire, nello splendido scenario della valle dell’Aniene tra i monti Simbruini, l’atmosfera dei luoghi ove Benedetto sostò e dimorò per vari anni prima della partenza per Montecassino nel 535 ca. Il suo anelito religioso e la rigida regola di vita, che anticipò quella francescana (lo stesso poverello di Assisi ripercorse, a secoli di distanza, la “valle santa”), sono ambientati in un paesaggio che l’odierno visitatore può ancora ammirare nella sua incantevole bellezza.
Di estrema suggestione sono gli “Eremi” presso Vicovaro, oggetto di un recente restauro, incastonati nella parete rocciosa a picco sull’Aniene, ove secondo la tradizione Benedetto rischiò di essere avvelenato per opera di religiosi insofferenti della sua disciplina.
Le fabbriche della villa di Nerone a Subiaco (stupefacente per la sua articolazione a nuclei separati e per i laghi artificiali creati sbarrando il fiume) ospitarono invece il protocenobio, in cui furono accolti i primi discepoli e avvennero miracoli.
Alla fine del secolo scorso gli scavi archeologici vi hanno riportato alla luce, oltre agli ambienti termali e a un ninfeo della villa (costruita prima del 60 d.C.), la cucina del convento, che fu il primo di tredici monasteri dispersi in tutta la valle.
Una vicina grotta (oggi Santuario del Sacro Speco), che si apre sull’impervio versante montuoso, fu invece il rifugio di Benedetto nei primi tre anni trascorsi da eremita.
Il programma di sabato 19 dicembre 2015
Vicovaro, Frazione di S. Cosimato
9.30 Saluto del Sindaco di Vicovaro Fiorenzo De Simone
9.45 Intervento sulle “Vie del Giubileo. Itinerari tra archeologia e
spiritualità nel Lazio” a cura del Soprintendente Alfonsina Russo
10.00 Visita degli “Eremi di S. Benedetto”
Pausa caffè
Subiaco, Via dei Monasteri
11.30 Saluto del Sindaco di Subiaco Francesco Pelliccia
Visita dell’Area Archeologica della Villa di Nerone
12.45 Saluto dell’Abate Ordinario di Subiaco Dom Mauro Meacci
Visita del Monastero di S. Scolastica
16.00 Visita del Monastero del Sacro Speco
17.30 Monastero di S. Scolastica – “L’attività di ricerca e tutela della
Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria meridionale nella Valle dell’Aniene”
Introduzione di Alfonsina Russo e presentazioni a cura di Zaccaria Mari e Sergio Sgalambro
LA VALLE DELL’ANIENE “CULLA DELL’ORDINE BENEDETTINO”
La tradizione storico-agiografica ha indissolubilmente legato la valle dell’Aniene e l’area sublacense alla figura di S. Benedetto, che vi si recò, provenendo da Roma, all’inizio del VI secolo, per ripartirne, alla volta di Montecassino, prima del 540.
Dall’edificante racconto contenuto nel II libro dei Dialogi (anno 594) di Gregorio Magno, che raccolse la diretta testimonianza di alcuni discepoli, apprendiamo che Benedetto sostò ad Affile (antica Afilae), ove nella chiesina di S. Pietro (oggi inglobata nel cimitero) operò il primo miracolo, risanando un vaglio preso in prestito e rotto dalla nutrice Cirilla; il “capisterium” rimase poi appeso nella chiesa fino all’epoca longobarda.
In seguito si recò nel luogo solitario detto Sublacus (Subiaco) tra i monti Simbruini – copioso di fresche acque, che prima formavano un lago (uno dei tre stagna artificiali della villa di Nerone lungo l’Aniene), quindi davano origine al fiume – ove dimorò per tre anni da eremita in una grotta (il Sacro Speco). Con i primi discepoli visse nel protocenobio, intitolato a S. Clemente o alla Vergine Maria, impiantato su una delle fabbriche della villa, successivamente fondò nello splendido paesaggio selvaggio e inospitale della “valle santa” altri dodici monasteri (tanti quanti gli Apostoli); uno, il monastero di S. Scolastica, destinato ai fasti dell’arte e della cultura, situato a breve distanza dal protocenobio e dal santuario dedicato allo stesso Benedetto presso il Sacro Speco.
Gli scavi archeologici della fine del secolo scorso hanno riportato alla luce negli ambienti del c.d. Nucelo A della villa neroniana i resti (cucina con un forno) del protocenobio (definito dallo studioso Paolo Carosi “vera culla dell’ordine benedettino”), ove Gregorio Magno ambienta l’episodio delle sette fanciulle tentatrici inviate dal prete di una vicina chiesa e due miracoli operati da Benedetto (riemersione dal lago di una roncola sfuggita di mano a un Goto e salvataggio del giovane monaco Placido caduto in acqua). Gregorio narra altresì che Benedetto rischiò di essere avvelenato, a causa della rigida regola da lui introdotta, per opera di religiosi che trovò nella valle (secondo alcuni da identificare con monaci basiliani), ma la venefica coppa con il vino si frantumò.
Il luogo è per tradizione identificato con il convento di S. Cosimato (già dei SS. Cosma e Damiano), situato sulla via Valeria presso Vicovaro (antica Varia). Tuttora le suggestive grotte, oggetto di un recente restauro, che si aprono nella parete rocciosa a picco sull’Aniene, arricchite da cappelle con affreschi, sono denominate“Eremi di S. Benedetto” (Z.M.).
Convegno annuale della Società Tiburtina
Il periodo prenatalizio offre interessanti occasioni per conoscere il nostro territorio, sia dal vivo sia attraverso importanti convegni come quello annuale della Società Tiburtina che avverrà presso le Scuderie Estensi in piazza Garibaldi a Tivoli, venerdì 11 dicembre 2015 alle ore 17,30.
Durante l’evento sarà presentato e distribuito l’88° volume degli Atti e Memorie, al costo di 30 euro. L’indice del volume è sul sito della Società Tiburrtina di Storia e d’Arte.
Convegno di Sant’Angelo Romano del 12 dicembre rinviato a data da destinarsi
Informiamo infine che l’Associazione “Sant’Angelo Romano Economia e territorio” comunica che per motivi logistici, indipendenti dalla propria volontà, il convegno dal titolo “Sant’Angelo Romano. Tra consumo del suolo e tutela culturale ed ambientale, quale futuro?“, previsto per il giorno 12 dicembre, è rimandato a data da destinarsi.
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