Ancora irrisolti i problemi sulla tratta ferroviaria Avezzano-Roma Tiburtina 

Konsumer Italia: Scriveremo a Ministero Infrastrutture e Trasporti e alla Regione Lazio. Premuti “Ora basta, qui si impedisce alla gente di lavorare!”

A distanza di pochi giorni dal comunicato stampa Konsumer del 23 luglio, che denunciava i forti disagi subiti dai pendolari della tratta Avezzano-Roma Tiburtina, nessuno accenna nemmeno a tentar di porre rimedio alle criticità.

Molti passeggeri si trovano spesso a dover rinunciare a recarsi al posto di lavoro o ad arrivare incolpevolmente in ritardo.

Claudia, associata Konsumer che insieme ad altri passeggeri già ha ripetutamente denunciato a Konsumer i pesanti disguidi – soprattutto i forti ritardi – della tratta Avezzano-Roma Tiburtina e Tivoli-Roma Tiburtina, afferma “Prendo quel treno in orari differenti, tutti i giorni. Almeno una volta su due il convoglio non è in orario, che si tratti di un ritardo di ore o di pochi minuti. In un caso, invece, ha addirittura anticipato, impedendoci di salire in tempo”.

Riferisce ancora Magda, un’altra associata che quotidianamente prende il treno che collega Tivoli a Roma Tiburtina “Non solo disservizi, ritardi, carrozze prive di condizionamento, guasti, improvvisi cambiamenti di binario senza preavviso ai viaggiatori. Ma è capitato proprio pochi giorni fa anche che la stazione di Tivoli fosse totalmente sguarnita del personale Trenitalia: non un operatore, non un controllore, non un capotreno cui chiedere informazioni. Nemmeno la diffusione dei messaggi preregistrati attraverso gli altoparlanti”.

“Adesso basta. Scriveremo una lettera aperta al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ed alla Regione Lazio. Qui si mettono in difficoltà centinaia di studenti e di lavoratori” anticipa il Presidente di Konsumer Italia Fabrizio Premuti.


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Un commento su “Ancora irrisolti i problemi sulla tratta ferroviaria Avezzano-Roma Tiburtina 

  1. Questa è la ferrovia che avevo preso ad emblema delle ferrovie regionali italiane, soprattutto per il fatto che parte dalla Capitale. La sua criticità è nota come anche le disattese promesse che ritualmente vengono pubblicizzate dalle istituzioni. Emblema anche della situazione dell’insieme del Trasporto Pubblico che logicamente non riguarda solo i pendolari, nella solita visione troppo riduttiva, ma anche il turismo. L’integrazione ferro-gomma o treno-bus dovrebbe essere a fondamento di una visione e di un progetto di sistema integrato di trasporto pubblico che risponda a tutte le esigenze, sia dei pendolari come dei turisti, soprattutto in una regione dove il turismo è una preziosa risorsa economica.
    Ebbene, il dialogo o integrazione tra la gomma ed il ferro ad Avezzano è del tutto assente, completamente ignorato. L’unico treno regionale veloce, il 3224, in partenza da Roma Termini alle 14:30, che consentirebbe lo scambio ad Avezzano con il bus della TUA a piazzale Kennedy delle ore 16:15 per Pescasseroli e il Parco Nazionale d’Abruzzo è spesso in ritardo sull’orario di arrivo previsto alle 16:02 non garantendo così la coincidenza. Ho segnalato la cosa sia alla regione Abruzzo che alla TUA ma le cose non sono minimamente cambiate. Per la regione più verde d’Europa quel treno semplicemente non esiste in funzione turistica.
    Il nuovo Cda FS, il ministro delle infrastrutture e la regione Abruzzo saranno in grado di accorgersi che fra Roma ed Avezzano c’è una storica ferrovia da rilanciare a beneficio dei pendolari, del turismo e dell’economia dei territori? Me lo auguro ma resto scettico.

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