Covid 19, 26 giugno: a Roma 5 casi e in tutto il Lazio 13
Nessun caso a Viterbo, Rieti, Frosinone e Latina. 4 nuove infezioni sono di importazione internazionale. Rt rimane sopra l'1Nelle ultime 24 ore si registriamo 13 nuovi casi positivi e un decesso all’interno del territorio laziale e precisamente a Roma città con 5 casi e 8 nella sua provincia.
Crescono i guariti che nelle ultime 24h sono stati 58 raggiungendo un totale complessivo di 6.412.
“Voglio rivolgere un invito – ha dichiarato l’assessore Alessio D’Amato – a tutti i ristoratori al rispetto dell’ordinanza che prevede che venga richiesto per ogni tavolo almeno un recapito telefonico, tale disposizione in questa circostanza è fondamentale per il tracciamento dei contatti” e se il ristoratore non lo richiede ricordatevi di lasciarglielo voi (-ndr).
(Per i dati dei giorni scorsi)
Rt sopra l’1
Nella valutazione settimanale del Ministero della Salute il valore RT rimane sopra l’1, era inevitabile poiché occorrono due settimane per vedere gli effetti del contenimento dei focolai.
Dal Bangladesh
Nella Asl Roma 2 si registrano due casi di rientro dal Bangladesh con volo da Dacca e per entrambi è stato avviato il contact tracing internazionale e la segnalazione anche al Ministero dei Trasporti per le necessarie verifiche sui controlli all’imbarco.
Un terzo caso nella Asl Roma 3 di nazionalità del Bangladesh per il quale è stata avviata l’indagine epidemiologica. Si tratta di un operatore in un locale di ristorazione a Fiumicino. E’ stata disposta la sospensione dell’attività commerciale e la presentazione dei contatti come disposto da ordinanza regionale. Tale documentazione è fondamentale per contattare le persone e richiamarli al test presso il drive-in di Casal Bernocchi.
Anzio
Nella Asl Roma 6 si registrano cinque nuovi casi, di cui 3 ad Anzio, tutti con link scollegati tra loro e di questi uno è un caso di una donna proveniente da Londra risultata positiva alla pre-ospedalizzazione.
San Raffaele, Istituto religioso Teresianum e Garbatella
Nessun nuovo caso.
Il tracciamento e di contact tracing nel Lazio
“Nella nuova tabella emessa dal Ministero della Salute il 25 giugno – dichiara D’Amato – emerge per il Lazio come il 25% dei casi totali (un caso su quattro) derivi da una identificazione della positività da attività di screening. Su 8.051 casi totali, 2.082 sono relativi a screening, mentre i restanti 5.969 casi dal sospetto diagnostico. Questa proporzione pari al 25% è tra le più alte a livello nazionale a dimostrazione di una attenzione spasmodica all’attività di tracciamento e di contact tracing eseguita dai nostri operatori.
Il Modello delle ‘Tre T’ – testare, tracciare e trattare – conclude l’assessore – utilizzando le due leve dei test sierologici e successivamente dei tamponi, sta dimostrando la capacità di scovare i positivi asintomatici che è la vera sfida in questa fase per evitare la ripresa del virus”.
Le mappe dei contagi nei quartieri del III, IV e V municipio di Roma, aggiornate al 22 giugno
La mappa dei contagi nel Municipio III
La mappa dei contagi nel Municipio IV
La mappa dei contagi nel Municipio V
La mappa dei contagiati nel Lazio e nei Municipi di Roma
Le mappe sono realizzate dal SERESMI e rappresentano l’incidenza cumulativa dei contagi da Covid-19 nei Comuni del Lazio e nei Municipi e quartieri di Roma in rapporto al numero dei residenti dei singoli territori.
Le mappe sono aggiornate settimanalmente (il martedì), per consentire il consolidamento dei dati. Quelle visibili oggi sono riferite ai dati complessivi registrati fino al 22 giugno. A quella data il tasso di diffusione ogni 10mila abitanti a Roma città era 10.83 (3.110 casi dall’inizio dell’emergenza).
La mappa interattiva sulla diffusione del Covid-19 in Italia
In versione mobile e in versione desktop.
I dati vengono aggiornati giornalmente alle ore 18, in contemporanea alla conferenza stampa che viene trasmessa attraverso i canali social del Dipartimento della Protezione Civile.
La mappa sulla diffusione mondiale
La mappa con la situazione mondiale dell’infezione da Coronavirus COVID-19 realizzata dalla Johns Hopkins University.