

Fatti e misfatti di novembre 2014
Le “crepes” di Renzi
Mi hanno tirato le uova – ha commentato i lanci rimediati all’ “Alcatel” di Vimercate, il “premier” Renzi – Pronto a farci le “crepes””.
Ora è confortante che un Capo di Governo, di fronte alla difficile situazione economica e sociale del Paese, non stia lì a piangerci su e basta. Ogni cosa, però, ha un limite. E quella sulle “crepes”, più che una “battuta”, è finita per rivelarsi una “botta di cinismo”, Perché, a lanciare le uova all'”Alcatel” di Vimercate, non era un gruppo di goliardi carnescialeschi, ma un gruppo di lavoratori rimasti senza occupazione e senza una seria garanzia di riaverla. Persone da rincuorare, insomma, non da ridere loro in faccia.
“Nei primi sette giorni di novembre – secondo un sondaggio Ixè-Agorà – il consenso di Matteo Renzi è diminuito di un altro punto, ma è invece salito di un altro punto quello del “leghista” Matteo Salvini”.
Per un Matteo che va giù, dunque, un Matteo che va su. Ma non è la stessa cosa. E potrebbe cominciare ad essere, per molti, preoccupante.
Arroganze
“Le multe che ho evitato di pagare per la mia auto? – si è stizzito il sindaco di Roma, Ignazio Marino – Ci sono problemi ben più seri di cui occuparsi”.
Non c’è dubbio che, data la situazione di Roma in continuo degrado, ci sarebbero problemi più seri di cui occuparsi. Il fatto, però, è che il sindaco Marino non è capace di occuparsene. Ma, poi, non è che il non pagare le multe dovute, da parte di un sindaco, sia una bazzecolina così. Perché un sindaco, chiaramente, dovrebbe dare il buon esempio. E, invece di rispondere con stizza arrogante, chiedere scusa ai cittadini.
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