Festa Romana di San Giovanni Battista
La 20 edizione il 23 - 24 - 25 giugno 2019 al Celio. Si ripete la tradizione con un’antica usanzaLa Festa di San Giovanni torna sotto il cielo del Celio il 23 – 24 – 25 Giugno 2019, giunta alla ventesima edizione, e si ripete la tradizione con un’antica usanza, mentre le streghe guardano dall’alto in groppa alle loro scope.
Il programma della Festa di San Giovanni 2019
Domenica 23 giugno
Basilica di San Clemente
ore 09:00 Santa Messa
0re 10:00 Santa Messa in inglese (holy mass)
0re 11:00 Santa Messa solenne
Lunedì 24 e Martedì 25 giugno
ore 09:00 e fino a sera
Via Dei Normanni/Via San Giovanni in Laterano
– “Mercatino delle streghe” con rivisitazioni di riti e credenze popolari legati alla festa rivivranno sotto il cielo celato del Celio mentre una strega smarrita va a zonzo tra le bancarelle e le strade del rione coinvolgendo le persone che incontra… offrendo spighetta come buon auspicio
”Percorsi Celimontani”: in alcuni punti di ristoro intercultura in tavola – menù a tema proposti in occasione della festa
Lunedì 24 giugno
ore 15:30-16:30 Abbracciamo il Colosseo
– Partita di calcetto interculturale (non al campo della polveriera Colle Oppio in fase di rivalorizzazione complessiva del sito mantenendone la vocazione sportiva)
All’ombra del Colle Oppio presso il Centro Anziani
– Allena-Mente (Torneo di bocce e dama saranno coinvolti sia i giovani che gli anziani del quartiere, dove il campo di scontro virtuale della scacchiera si trasforma in luogo di scambio, confronto e incontro sociale tra generazioni e modi di vita apparentemente diversi ma tradizionalmente e culturalmente vicini)
ore 17:00 Passeggiata nella storia… curata dall’ Arch. Leana Pizzoferrato
App. Davanti l’entrata di San Clemente)
– Ogni angolo del Rione trasuda la storia dei secoli passati ancora leggibili e rilevanti con le sue magiche stratificazioni, nonostante gli stravolgimenti ottocenteschi, che il presente non può e non deve cancellare
ore 18:00 Scale protiro di Piazza San Clemente e esibizioni itineranti
Celiocoro di Sara Modigliani con canti popolari e stornelli romani
“Miglio di San Giovanni” curata dal Gruppo Sportivo Bancari Romani
– ore 19:00 Ritrovo atleti e iscrizioni a Via San Giovanni in Laterano
– ore 19:15 Partenza gara Miglio riservata alle donne
– ore 19:45 Partenza gara Miglio riservata agli uomini
– ore 20:00 Cerimonia di Premiazione
ore 20:30-21:30
Via San Giovanni in Laterano
– Intrattenimento e saluto al passo di corsa della Fanfara dei Bersaglieri di Guidonia Montecelio
ore 22:00
Via San Giovanni in Laterano
– Rievocazione di Roma Antica a cura delle associazione Romanitas e Ninuphar con le Vestali del gruppo Storico di Villa Adriana
0re 22:30
– Tradizione vuole che la festa si conclude lungo lo stradone di San Giovanni con lo sfondo del Colosseo illuminato dall’accensione del “Sacro Fuoco” delle vestali e lo sguardo rivolto verso il cielo tra Oriente e Occidente “sogno di un incontro”… per scorgere il passaggio nel cielo di strane ombre! …
Poi l’immancabile distribuzione di un piatto che costituisce il vero rito della festa
0re 22:45
Lungo Via San Giovanni in Laterano
– Intrattenimento e saluto finale al passo di corsa della Fanfara dei Bersaglieri di Guidonia Montecelio
Martedì 25 giugno
Presso il Centro Anziani “Colle Oppio” – La Banca della Memoria
– Gli anziani si raccontano e raccontano: Ricordi, Poesie, Brani e Stornelli Romani…
– Partita di bocce mista – come momento aggregativo legato alla prevenzione. Il percorso tra oriente e occidente è simbolicamente rappresentato dal rotolamento della boccia lungo tutto il percorso di avvicinamento al boccino
– I° trofeo “Lumache alla prova della corsa” – Le iscrizioni avvengono direttamente sul posto e chi volesse può utilizzare lumache proprie “Ognuno potrà incitare la sua”
Partecipare è semplice: si scelgono le lumache, le si contrassegna con un piccolo nastro adesivo sul guscio e le si dispone al centro di un cerchio del diametro di 33 centimetri in modo che gli invertebrati avanzino dal centro verso l’esterno. Vince quella che supera per primo il perimetro tracciato… “Ma nella Notte di Magia e D’Incanti tutto può succedere” a sorpresa sarà effettuato l’analisi del sangue sui molluschi”…
– “Tiro al peso” : Indovina il peso del cesto di lumache e se vinci te lo porti a casa!!
Origini, Usanze e Tradizioni popolari di San Giovanni Battista, notte delle streghe
Da millenni il 24 giugno si celebra la festa di San Giovanni, patrono di Roma.
La festa cominciava la notte precedente, una notte vicino al solstizio d’estate, ed era considerata un’occasione particolarmente “magica”.
Le streghe
Secondo le tradizioni popolari, si credeva che le streghe in questo particolare momento astrale, per espletare i loro sortilegi, avrebbero sorvolato Roma passando sopra lo stradone di San Giovanni e la Basilica di San Giovanni, per recarsi all’annuale sabba che si teneva presso il noce di Benevento.
Tra le streghe, la leggenda vuole che ci fossero anche Erodiade e sua figlia Salomè, condannate a vagare per il mondo su una scopa per espiare la colpa di aver fatto decapitare San Giovanni.
I Romani si davano appuntamento lungo lo stradone di San Giovanni e vicino alla basilica per vederle passare. I più prudenti come deterrente anti strega mettevano in tasca le “spighette”, il garofoletto, teste d’aglio.
Alcune scaramanzie
Prima di uscire a festeggiare, tutti mettevano in atto alcune scaramanzie per proteggere le case da possibili incursioni delle malefiche, si provvedeva a chiudere la cappa del camino con uno straccio, sulla soglia delle porte si mettevano scope e si versava un po’ di sale, nella convinzione che le streghe, curiose per natura, non avrebbero esitato a contare i fili della scopa e i granelli di sale prima di entrare, così sarebbe trascorsa la notte più breve dell’anno e il sole, levandosi, l’avrebbe spazzata via insieme alle ultime ombre.
L’appuntamento notturno lungo lo stradone di San Giovanni e piazza San Giovanni, per l’occasione illuminati con fiaccole e lanterne colorate, con il tempo si trasformò in un allegro incontro di tantissima gente che nelle osterie e nelle fraschette allestite appositamente per la festa mangiavano le lumache al sugo, bevevano in abbondanza e facevano tanto rumore per impaurire le streghe, affinché non potessero cogliere le erbe utilizzate per i loro incantesimi.
A volte, complice qualche bicchiere di troppo, le streghe venivano avvistate… si vedevano i fantasmi delle più famigerate donne capitoline: Lucrezia Borgia o donna Olimpia, la papessa Giovanna.
In passato le vere protagoniste della festa erano le donne, spesso vestite con abiti maschili che, in quanto colpevoli del martirio del Santo, non potevano entrare nella basilica e si fermavano lungo lo stradone di San Giovanni e davanti alla chiesa provocando gli uomini.
Le lumache, le erbe, le noci, i bagni nel Tevere
Tipico cibo di questa festa erano le lumache, le cui corna simboleggiavano la discordia: mangiandole si seppellivano nello stomaco i contrasti e i rancori accumulati durante tutto l’anno trascorso, dando all’usanza un significato di riconciliazione.
Un’usanza molto diffusa era anche quella della raccolta delle erbe di San Giovanni: si diceva che in questa notte bagnate dalla rugiada avessero funzioni farmacologiche.
Altra tradizione per San Giovanni, è quella di raccogliere durante la notte del 24 giugno le noci, per metterle in infusione con tutto il loro mallo nell’alcool e iniziare la preparazione del nocino che, sempre per tradizione, termina la notte di Ognissanti, il 31 ottobre.
In occasione della festa era consentito il bagno al Tevere ed era permesso bagnarsi nella fontana di San Giovanni, per le proprietà taumaturgiche date dal Santo alle acque in quel giorno.
Il festival della canzone Romana
Nell’ambito dei festeggiamenti, nel 1891 nacque, un festival della canzone romana, conosciuto come festival di San Giovanni, nato non a caso proprio in una fraschetta chiamata Facciafresca.
La festa si concludeva all’alba con lo sparo del cannone da Castel Sant’Angelo quando il papa arrivava in basilica, celebrava la messa, poi dalla loggia della basilica gettava monete d’oro e d’argento, scatenando ancora di più la folla presente.
Oggi a distanza di millenni cerchiamo di ripensare a quei tempi lontani e immaginiamo le tante generazioni che nel corso dei secoli hanno condiviso con noi questo momento di festa lungo lo stradone, luogo la cui storia affonda nell’epoca precristiana in perfetta sintesi con gli antichi riti mai dimenticati, sperando… di veder volare nel cielo strane ombre…
Associazione culturale sportiva dilettantistica “Via San Giovanni in Laterano”