Categorie: Ambiente
Municipi: | Quartiere: , ,

Flop del bando comunale sulla Valle Naturale dell’Aniene

Dopo l’ennesima brutta figura, si apre un nuovo confronto sui terreni pubblici

L’ostinazione con la quale il Campidoglio aveva deciso di mettere a bando alcuni appezzamenti compresi nella Valle Naturale dell’Aniene, è ritornata come un boomerang al mittente dimostrando come il pressappochismo con cui si prendono certe decisioni viene superato dalla volontà dei cittadini. Anche questa volta, certe decisioni incomprensibili partono dall’Assessorato all’Ambiente di Roma Capitale.

In tempi non sospetti avevamo scritto: “Giù le mani dal Riserva Naturale della Valle dell’Aniene!”. L’articolo poi proseguiva: “Qualcuno dovrebbe spiegare al Comune di Roma e alla sua Giunta che cosa è un Parco o una Riserva Naturale. Quello che certamente “non è” un territorio di cui disporre a piacimento regalando terre come già avvenuto in passato con il Parco Naturale della Cervelletta.

Secondo quanto riportato sul sito del Senato della Repubblica: “Le riserve naturali, analogamente ai parchi naturali regionali, sono costituite da aree terrestri, fluviali e lacuali.

Rispetto ai parchi naturali regionali, i requisiti sono differenti; le riserve naturali devono contenere una o più specie naturalisticamente rilevanti della flora e della fauna, ovvero presentano uno o più ecosistemi importanti per le diversità biologiche o per la conservazione delle risorse genetiche.”

Ecosistemi che vanno protetti senza l’invasione di macchine agricole, pesticidi e la creazione di ambienti che influiscono sulla presenza di animali e piante nel territorio.

Il fallimento di tre bandi su quattro, indica soprattutto che il mondo imprenditoriale non ha nessun interesse a mettersi contro i cittadini. Quei bandi avevano innescato diverse polemiche sui territori ma il Campidoglio ha proseguito con fermezza sulle sue decisioni almeno fino a quando non è andato a sbattere contro il muro del disinteresse.

L’amministrazione Gualtieri aveva individuato 4 aree pubbliche, per un totale di 90 ettari, su cui investire per il nuovo bando sulle terre pubbliche.

L’assessora capitolina all’ambiente Sabrina Alfonsi, nel commentare l’esito del bando sulle terre pubbliche, ha dichiarato di provare “Una grande soddisfazione” (contenta lei, contenti tutti). A noi la consolazione che la gara relativa alla riserva dell’Aniene sia andata nulla dopo che aveva attirato tantissime proteste.

Come più volte segnalato da comitati e semplici cittadini, una parte dell’area identificata era soggetta alla piena alluvionale del fiume.

Ora, dopo l’ennesima brutta figura, si apre un nuovo confronto sui terreni della Valle dell’Aniene: “Apriremo un tavolo con la cittadinanza per immaginare insieme il futuro di questo spazio pubblico.

Progetti inclusivi, aperti alla fruizione pubblica, sostenibili e innovativi”, ha ora promesso l’Assessora Alfonsi. Noi ci auguriamo che alle dichiarazioni seguano i fatti ma permetteteci di dubitarlo.


Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca qui! ↙

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento