

Ideata e curata dalla Borgo Pio Art Gallery, si realizza una prima mostra fotografica collettiva dedicata alla Capitale, dal 9 al 18 settembre 2023. La Borgo Pio Art Gallery, guidata dai galleristi Giovanna Canu, Paolo Pardi e Tiziana d’Eufemia, si trova nel cuore di Borgo Pio, a due passi dal Vaticano, in via degli Ombrellari, 2.
Vernissage, sabato 9 settembre alle ore 18,30. La serata vedrà l’intervento di Stefano Miceli, giornalista Rai, inviato di “Uno Mattina”, che da 13 anni si occupa di raccogliere attraverso il gruppo Facebook “Roma pulita!”, notizie e libere opinioni relative alla nostra città.
Roma si estende in un territorio quanto otto città italiane ed al mese di giugno del 2020 la popolazione residente nella città metropolitana ha raggiunto la consistenza di 4.320.088 abitanti. È indubbio quindi che rappresenti un unicum per le sue caratteristiche, prima di tutto fisiche: 1.285 km quadrati, 15 Municipi, ciascuno con un numero di abitanti comparabile a quello di molti grandi comuni italiani.
Ma vogliamo ricordare che la Capitale ha anche un cuore pulsante costituito da centonovantotto microcittà, ognuna dotata di un proprio senso, di una propria identità geografica, storica e politica, ma soprattutto immaginaria, essendo scaturita fin dalla sua origine magica della città quadrata, che si rigenera di continuo attraverso le sue stratificazioni simboliche … Anche solo riguardo al cinema, come non ricordare la Roma della Grande Bellezza, la pasoliniana Mamma Roma e poi la Roma di Fellini e i brividi di un’occupazione nazista sopportata e combattuta con coraggio di Roma città aperta.
Una città dai mille volti quindi, alla quale la Borgo Pio Art Gallery ha deciso di dedicare 10 giorni di esposizione alle foto di Fabrizio Russo, Fabrizio Graziani, Alessandro Silverj, Corrado Frontoni, Massimo Faccioli Pintozzi, en nico, Valter Sambucini, Isabel Carafì, Massimo Ceccaccio, Pino Levano, Marco Ruocco, Simonetta Simiele e Stefania Sbocchia.
All’interno della mostra una piccola sezione verrà dedicata al ricordo di un’attrice simbolo di romanità, di cui a settembre ricorre il cinquantesimo dalla morte: Anna Magnani. In suo onore verranno esposte le opere di Harry Greb, Simona Bencivenga e Pino Levano.
Il 15 settembre inoltre – alle ore 18,30 – si terrà la presentazione del libro “Decalogo italiano per i tempi bui” della scrittrice Kristel Kaaber, nata in Estonia ma italiana o per meglio dire, romana di adozione.
Questo piccolo libro è dedicato all’italianità, ma vista attraverso gli occhi di un italiana non nativa. E’ uno specchio messo davanti ad un paese che lei ritiene meraviglioso, tra l’altro una potenza industriale ed economica mondiale, ma soprattutto un Paese di cultura e di bellezza, di ingegno, dedizione e di elevatissima tecnologia, fatta di persone valide che ogni giorno si impegnano nel loro lavoro professionale, senza fare troppo chiasso sui social. Un Paese però che purtroppo soffre anche di sfiducia generalizzata e che tenta di aver ragione su di una feroce autocritica.
Il libro, mettendo in evidenza il vissuto di grandi rappresentanti dell’italianità, cerca di riequilibrare il sentire comune; ad esempio il giornalista Vittorio Arrigoni, ucciso durante l’esercizio del suo lavoro. Don Lorenzo Milani, che lottò per il diritto all’istruzione, alla cultura per tutti e all’obiezione di coscienza, Marisa Bellisario top manager della Olivetti Corporation, Teresa Mattei, combattente partigiana e politica italiana, Ennio Flaiano, giornalista e drammaturgo, Franca Viola, prima donna siciliana a rifiutare un matrimonio riparatore dopo una violenza subita. Ma anche Luciano Bolis, partigiano e antifascista, Italo Calvino, scrittore visionario ma uno dei narratori più significativi del secondo novecento.
Un saggio d’amore quindi, scritto da una persona che ha scelto Roma come luogo elettivo nel quale vivere, scritto anche con la speranza che questo possa stimolare una volontà diversa di guardare al futuro, non mancando di citare anche i geniali registi che hanno interpretato quello che fu definito l’italiano medio, ignorante, opportunista, bugiardo ma anche geniale; Monicelli, Germi, Scola e gli attori Alberto Sordi,Tognazzi e Manfredi …
In sintesi la pretesa di questa mostra è di presentare alcune angolature della nostra città oggi, attraverso l’occhio di artisti fotografi che hanno evidenziato la sua bellezza, messo a nudo le sue criticità ma anche sottolineato la sua vocazione naturalistica. I famosi pini marittimi già visti in certe cartoline con rovine antiche lasciate alla loro decomposizione, il tutto come in certi quadri detti del Vedutismo dei pittori paesaggisti della Campagna Romana, numinosa e pagana, regina di antichi splendori, di fatto ancora abbandonata a se stessa. Ricordiamoci che Roma era la città simbolo del Gran Tour, meta dei giovani nobili europei, che non disdegnavano portar via “per ricordo” frammenti di archeologie, perfino sparando con i fucili per staccare pezzi di affreschi e mosaici, così come si spara agli animali selvatici per mangiarli e/o esibirli imbalsamati. Un odioso collezionismo che ha smembrato e dilapidato la cosiddetta Roma Vecchia anche per decorare le ville dei nuovi ricchi e le chiese dalla fine dell’Impero romano, fino al sistematico sacco di Roma nel secondo Impero, quello mussoliniano.
Fortunatamente, prima che questo avvenisse, erano stati ritratti da pittori notevoli come Marianna Dionigi o l’inglese Edward Lear tra gli altri e tutto prima che la Capitale fosse condannata ad espandersi ancora di più, come un’ameba, in un territorio corrotto dalla “fame della speculazione edilizia” che divorava campagna e defecava cemento.
Giulio Carlo Argan, primo sindaco non democristiano della Roma repubblicana dal 1976 al 1979, l’avrebbe così definita … – Più che una città, Roma è una polenta molle scodellata – mentre la troppo disinvolta antropizzazione stava contaminando inesorabilmente anche la campagna limitrofa. Da lì a poco sarebbe anche sparito il prezioso Ponentino, lo storico e delicato zéfiro, fresco, profumato di mare, che ripuliva la città e la rendeva ricca di qualcosa di insostituibile, bloccato dalle maledette costruzioni di alti, compatti e brutti edifici tra Roma ed il mare, nella endemica carenza di un piano urbanistico, nonostante lo storico anatema di Italo Insolera.
Vernissage, sabato 9 settembre alle ore 18,30 e dal 9 al 18 settembre 2023
Il 15 settembre ore 18,30 – presentazione del libro “Decalogo italiano per i tempi bui” della scrittrice Kristel Kaaber.
Gli orari della galleria sono : lunedì dalle 16,00 alle 19,00
da martedì a sabato dalle 11,00 alle 19,00 – domenica dalle 11,00 alle 14,00.
Per info: borgoart2.0@gmail.com – tel. +39 388 1061500
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Roma una città dai mille volti. Io sicuramente adoro quella parte di Roma che ha serbato i connotati della città in cui sono nata e vissuta. Il centro e sicuramente i quartieri città come centocelle torpignattara appio latino che sono quelli dove ho vissuto parte della mia infanzia
Spero di vedere di vedere foto che hanno rubato istanti nella quale la nostra città si racconta , sempre più a pochi che ne sanno cogliere il contenuto, solitariamente affascinante.