Freezer si o freezer no?
Il suggerimento è: "compriamo fresco, possibilmente a km zero, e compriamo surgelato di qualità"“Dottore, il freezer conserva le proprietà nutritive dei vegetali? Si!”
Il problema riguarda in che condizioni li mettiamo dentro!
Un tipo di verdura può essere ben più ricca o povera di nutrienti di un’altra apparentemente uguale. Queste differenze nei vegetali derivano da vari fattori:
- dove e come sono stati coltivati
- quanto e come sono stati conservati
- la cottura
- la combinazione con altri cibi
- la masticazione e altre cose ancora.
Dal momento della raccolta a quello del consumo la qualità nutritiva di frutta e verdura si abbassa in modo inversamente proporzionale al tempo che passa: più aspettiamo prima di mangiarle, meno ci nutrono.
Non bisogna generalizzare: ci sono alimenti che perdono poco o niente, altri che risentono drammaticamente del passare delle ore e dei giorni.
I fagiolini, per esempio, dopo 24 ore dalla raccolta, conservati ad una temperatura di 10°, hanno perso il 10% delle proprietà nutritive.
Mediamente tra raccolta e il consumo si perdono tra il 15% e il 60% della maggior parte di vitamine.
Bisognerebbe non far passare più di tre giorni dal raccolto alla tavola.
Dopo 72 ore la verdura perde naturalmente anche l’80% di vitamina C (vedi broccoli, mentre gli spinaci ne perdono il 75% in soli due giorni).
Il freezer:
A questo punto entra in gioco il discorso freezer; c’è una sostanziale differenza tra surgelare e congelare.
Surgelare:
Il surgelamento è un processo tipicamente industriale che porta velocemente gli alimenti a temperature molto basse, inferiori ai -18°.
Questo processo garantirebbe che non si alteri la loro struttura, preservandone gusto e sostanze nutritive.
Se un prodotto fresco viene raccolto e immediatamente surgelato, può contenere addirittura più nutrienti rispetti ad uno “fresco” acquistato a qualche giorno dalla raccolta. Se è vero che da raccolta a surgelamento trascorrono solo poche ore, come dichiarano molti marchi dell’industria del surgelato, è un conto. In caso contrario, se non si è sicuri del percorso che hanno avuto quei cibi prima di essere surgelati, lo scenario cambia assai.
Congelamento:
Il congelamento è un processo casalingo, che dura più tempo e a temperature più alte e comporta la formazione di macrocristalli che rompono le cellule dei cibi, con un decadimento qualitativo e nutrizionale (la vitamina C può diminuire del 25% per esempio).
Ma se noi congeliamo la nostra frutta e verdura appena raccolta, se non dal nostro orto, dai contadini locali di fiducia, sicuramente consumeremo più avanti un cibo non “fresco” ma di qualità sicuramente.
Spesso non vi sono differenze significative in nutrienti (in particolare vitamina C, betacarotene e folati) tra il cibo, in particolare la verdura, fresco e quello messo in freezer.
Quale suggerimento possiamo assimilare da questo articolo?
Possiamo, come al solito, seguire la regola del buon senso: compriamo fresco, possibilmente a km zero, e compriamo surgelato di qualità per quando le scorte di fresco in casa finiscono. Non avere vegetali a portata di “bocca” spesso comporta un’alimentazione sbilanciata verso grassi e zuccheri.
Per approfondimento:
https://www.facebook.com/BONUMVITAENUTRIZIONE
https://www.salepepe.it/
Nella nostra rubrica Scienza Quotidiana ci siamo occupati due volte dei “nostri” freezer: Nel freezer il ghiaccio ha caldo! e Ricordate di togliere le birre dal freezer!
Un altro articolo sempre utile è Sette consigli per gestire frigo e freezer
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