

Nell'appartamento è stato trovato metadone più del consentito dalla legge. I due avevano consumato droga insieme la notte prima
Un dramma inaspettato nella zona della Giustiniana, a Roma, nella fredda mattina del 13 febbraio. La scoperta di una giovane donna di 25 anni, senza vita nel suo appartamento, ha scatenato interrogativi che vanno ben oltre la tragedia personale.
A dare l’allarme è stato il fidanzato della ragazza, un uomo di 35 anni, che ha trovato la sua compagna esanime intorno alle 5:30 del mattino. Ma quando i soccorritori sono arrivati sul posto, non c’era più nulla da fare.
La sera precedente, come ricostruito dalle indagini, i due avevano consumato sostanze stupefacenti insieme prima di addormentarsi.
Un gesto che, purtroppo, ha preso una piega drammatica. Il corpo della ragazza non presentava segni di violenza, ma l’ipotesi di un’intossicazione o di una reazione fatale a quelle sostanze resta sul tavolo degli inquirenti.
La salma, tuttavia, è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria per ulteriori accertamenti in attesa dell’autopsia.
Nel corso dell’ispezione, gli agenti hanno trovato dosi di metadone in quantità superiori a quelle prescritte per il suo compagno, portando all’arresto immediato dell’uomo.
Accusato di detenzione di sostanze stupefacenti e con l’ipotesi di spaccio, il 35enne è stato arrestato e, sebbene oggi il suo arresto sia stato convalidato, è stato rilasciato in attesa del processo.
Ma cosa è successo davvero quella notte? Perché una ragazza così giovane ha perso la vita in modo così improvviso e drammatico? Le indagini, ancora in corso, dovranno fare luce sull’origine della droga, sul ruolo del fidanzato e su eventuali dinamiche nascoste in una relazione che, fino a quel momento, sembrava ordinaria.
Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà.