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Gianfranco Capezzani una persona perbene

Un ricordo, a un mese dalla sua morte, che verrà rinnovato con una Santa Messa nella Parrocchia di Torre Gaia e in quella di Santa Maria Madre della Misericordia ai Gordiani

Nelle tumultuose vicende che la vita quotidiana della città ci offre, spesso ma non troppo, si creano circostanze che si trasformano in eventi e non si dimenticano facilmente per il significato che assumono nel tempo. Ecco quanto è accaduto mercoledì 21 febbraio 2024: da poco sono passate le ore 11, un autofunebre si ferma per una breve sosta di fronte al civico 25 di Viale Irpinia a Nuova Gordiani al Prenestino, dove è ben visibile l’insegna “D&F gioielli by Capezzani”. Il veicolo funebre trasporta la salma di Gianfranco Capezzani, scomparso due giorni prima, lunedì 19 febbraio al Policlinico Gemelli di Roma.

Una doverosa sosta nel luogo dove Gianfranco, all’inizio degli anni ’60 (la zone era piena di cantieri che costruivano fabbricati) ha iniziato la sua attività commerciale nello storico negozio a Nuova Gordiani, che nei decenni successivi si è sviluppata con l’apporto della sua famiglia. L’azienda che oggi nel quartiere è forse la più longeva, con oltre 60 anni di dinamica laboriosità, è stata ed è un punto di riferimento per articoli e oggetti di argenteria, oreficeria, gioielleria e orologeria, che insieme ad altre attività commerciali, artigianali, imprenditoriali e professionali del quartiere hanno contribuito a rendere la comunità territoriale vivibile e sviluppata anche sul piano sociale.

Durante la sosta del corteo funebre molti esercizi commerciali vicini hanno sospeso l’attività e hanno abbassato le saracinesche in segno di lutto, tante persone, amici, clienti, conoscenti, commercianti e abitanti della zona hanno salutato Gianfranco: chi con un segno di croce, chi con una preghiera personale, chi con un semplice ciao, chi con un saluto o un pensiero. Poi le   condoglianze ai familiari presenti: la moglie Anna e i figli Daniela e Fabrizio, sono stati momenti di grande commozione e di ricordi per una persona che ha lasciato il segno fra chi l’ha conosciuto.

La grande partecipazione di cittadini, che sostava sulla strada, ha determinato anche un breve ingorgo di traffico fra viale Irpinia e l’incrocio di via Aquilonia, con fermate di auto, compreso un bus di linea dell’Atac. È stata una presenza spontanea di tanta gente a un lutto per una persona perbene del territorio. Un grande e convinto applauso, poi il corteo funebre ha proseguito il percorso per la parrocchia di Santa Maria – Causa Nostrae Laetitiae, a Torre Gaia sulla Casilina, dove il parroco Don Marco Santarelli ha celebrato il funerale con la Messa Esequiale. 

Ma come ricordiamo, a un mese dalla scomparsa, Gianfranco Capezzani? Sono sufficienti solo alcuni aspetti della sua vita, per richiamarlo alla memoria, con rispetto e con stima.

Inizia nel 1961 l’attività a viale Irpinia con l’apertura del negozio  nel quale ha lavorato per 56 anni, fino al 2017, ma sostanzialmente è stato presente, in forma ridotta e occasionale, fino a poco tempo fa. Quante persone in questo lungo periodo Gianfranco ha conosciuto, perché un ricordo – regalo non può mancare a chi sposa, si fidanza, compie gli anni, oppure un battesimo, una comunione, una laurea e tante altre occasioni sono circostanze che non possono essere dimenticate. La sua professionalità, la sua gentilezza e la sua empatia sono state fondamentali, per garantire lo sviluppo nel tempo, di un’attività che si rinnova costantemente.

Oltre alla sua famiglia, che è stata il tesoro della sua vita: la moglie Anna, i figli Daniela e Fabrizio, quattro nipoti, e un pronipote, Gianfranco aveva due passioni o come si dice oggi due hobby, cioè un’attività praticata nel tempo libero per divertimento, come la caccia e il ballo. La caccia oggi è praticata come funzione ricreativa e solitamente i cacciatori ritengono che passare del tempo all’aria aperta, in ambienti relativamente selvaggi e lontani dai sentieri più frequentati, sia una parte essenziale dell’attività venatoria. Gianfranco che ha partecipato a tante battute di caccia in molte parti del nostro paese nel corso degli anni, con i colleghi cacciatori e ai più giovani, ha cercato di insegnare le regole della caccia e i comportamenti individuali per garantire il patrimonio faunistico – ambientale.

Il ballo ha avuto nel nostro territorio uno sviluppo e una partecipazione con l’avvento delle “Scuole di ballo di gruppo” negli anni passati. Particolarmente significativa è stata quella che si riuniva in Viale Partenope, presso i locali del circolo bocciofilo che Gianfranco frequentava con la moglie, con tanta passione e professionalità, nel Gruppo Baraonda Latina, ove scherzosamente (ballavano bene ed erano affiatati), alcuni amici li chiamavano Fred e Ginger, ricordando Fred Astaire e Ginger Rogers, la celebre coppia della commedia americana che ha fatto sognare attraverso film musicali tanti giovani e meno giovani per ritmo, classe e sintonia.

Infine ricordando Gianfranco, un episodio personale che non può non essere conosciuto, un pomeriggio di domenica di alcuni anni fa stavo in attesa di entrare in un reparto dell’Ospedale Vannini quando incontrai Gianfranco, che si recava nello stesso reparto, e domandai a chi andava a far visita e la sua risposta fu chiara: “Un amico che vive solo, del nostro quartiere e non ha nessuno che lo viene a trovare”. Si trattava di una persona conosciuta nella zona, che quando stava bene faceva volontariamente dei servizi a chi aveva bisogno (acquisto giornale, pagamento bollette, spesa, e altre piccole commissioni) e adesso era in ospedale e Gianfranco faceva un atto di solidarietà e di condivisione. Spesso gli atti più semplici e concreti dimostrano lo spessore morale e altruistico delle persone. 

Nel trigesimo, martedì 19 marzo cioè a un mese dalla scomparsa, Gianfranco Capezzani verrà ricordato con una Santa Messa nella Parrocchia di Torre Gaia e in quella di Santa Maria Madre della Misericordia ai Gordiani.


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