![](https://abitarearoma.it/wp/wp-content/uploads/2024/06/pista-di-atletica-Antonio-Nori-1024x576.jpeg)
![](https://abitarearoma.it/wp/wp-content/uploads/2024/06/pista-di-atletica-Antonio-Nori-1024x576.jpeg)
Domenica 14 giugno 2015, per il secondo anno consecutivo, i romeni-romani torneranno a sorprenderci con un’altra delle loro belle manifestazioni durante le quali rinverdiranno una delle tradizioni sopravvissute al grigiore della coltre comunista. E, come l’anno passato abbiamo partecipato, festeggiato e fatta conoscere la tradizione della Noapte Sanzienilor, così quest’anno celebreremo insieme con loro la Giornata Internazionale dell’IA che è la famosa camicia tradizionale romena della quale pubblichiamo una foto d’archivio.
La Giornata inizierà a Piazza San Pietro che si colorerà di centinaia e centinaia di Ia, orgogliosamente indossate dalle romene-romane, con tutti i partecipanti in costume delle varie regioni di appartenenza, sventolanti bandiere nazionali romene e italiane. Infine, dopo la benedizione di Papa Francesco al termine dell’Angelus e il solenne abbraccio del colonnato beniniano, la Giornata continuerà e si concluderà al Circo Massimo. Questo prosieguo contemplerà vari festeggiamenti, tutti inneggianti alla tradizione romena con canti e balli. Ci sarà anche un concorso di poesie, di corali e di disegni eseguiti da bambini.
Non poteva mancare il riconoscimento alla Ia. Sarà infatti premiata quella più riccamente ricamata ed anche originale.Un altro premio sarà assegnato anche al cestino più bello e particolare, sempre come vuole tradizione.
Gli organizzatori della grande kermesse, da quanto sappiamo, hanno tenuto ad accogliere ogni proposta e collaborazione intendendo richiamare quanti più connazionali, non solo quelli presenti sul territorio romano e italiano, quanto anche eventualmente quelli provenienti dalla lontana madrepatria. A tutti è stato richiesto di portare eventuali documenti, foto, video, per la realizzazione di una raccolta che rappresenti la Giornata nelle passate edizioni.
E’ tempo di descrivere l’Ia. Rigorosamente bianca, la Ia è una camicia spesso tessuta a mano oltre che decorata; la sua fattura è di taglio semplice, di quella semplicità che è delle cose più belle; può essere di lino, cotone e seta bianca, ne sopravvive qualcuna in canapa; ha il colletto rotondo chiuso da un cordoncino annodato, con maniche increspate sulle spalle e ai polsi. A renderla così splendida è il suo decoro a ricamo, legato all’estro e la valentia; i ricami sono geometrici oppure ispirati alla natura e possono essere semplicemente incrociati con seta multicolore ed anche impreziositi con perline.
Un po’ di storia: dobbiamo perciò rifarci alla regina consorte Maria di Romania (1875-1938). Fu difatti questa “coraggiosa sovrana” a far assurgere l’Ia a costume nazionale e tradizionale per averla costantemente indossata durante molti anni del suo regno.
Da allora l’Ia, a parte la fresca suggestione che irradia, rappresenta l’emblema della femminilità romena, un segno peculiare di identità, di appartenenza etnica, un esempio di attaccamento alle tradizioni ancestrali .
Così come andiamo via via scoprendo le belle e poetiche tradizioni romene, così le riportiamo, affinché i romani romani possano apprezzarle e i romeni ormai romani, possano serbarne gelosamente la memoria.
https://abitarearoma.it/la-festa-del-martisor/
https://abitarearoma.it/il-24-febbraio-torna-il-dragobete/