

L’operazione, a costo zero, a vantaggio della riqualificazione della periferia est
Lo storico palazzo di via dei Cerchi, vero monumento delle istituzioni capitoline, diventa museo. Che ne sarà delle strutture comunali presenti nel vecchio immobile che, a quanto pare, dovranno smobilitare al più presto?
L’Ufficio elettorale, da quarantanni punto di riferimento degli elettori romani, si trasferirà nel ristrutturato palazzo dell’Arte Antica dell’Eur che, con i suoi 10 mila metri quadrati, ospiterà anche i centri dati di Poste Italiane e Inps e l’Urban center, un nuovo centro di informazione per i cittadini. Il costo dell’operazione che dovrà sostenere l’Eur S.p.A., la società a capitale pubblico che gestisce il patrimonio costituito dagli edifici di pregio storico-artistico, è pari a 9 milioni di euro.
Gli altri uffici del palazzo di via dei Cerchi, il Dipartimento VII e l’Assessorato al Commercio, in conformità col piano di redistribuzione geografica avviato dall’Amministrazione capitolina, si trasferiranno entro l’anno presso la Manifattura Tabacchi all’Ostiense, dove già hanno cominciato a confluire diversi altri uffici comunali.
Ma la valenza culturale dell’operazione, che presto trasformerà lo storico palazzo affacciato sul Circo Massimo in un importante polo museale, è rappresentata dallo “sfratto” dei depositi e dei laboratori del Teatro dell’Opera posti sul lato di via dell’Ara Massima di Ercole. Essi, infatti, lasceranno il posto alla collezione Torlonia (“accordo in dirittura d’arrivo” dice l’assessore Minelli) e ai preziosi reperti del Museo della Civiltà romana, con lo straordinario plastico di Roma antica. Presso il Museo, invece, accogliendo le indicazioni del sovrintendente La Rocca, verranno collocate le scenografie storiche del Teatro dell’Opera. Il costo del progetto, che la Giunta si è affrettata ad approvare nel corso di una delle ultime sedute prima della pausa estiva, ammonta a circa 12 milioni di euro e graverà interamente sui privati. Operazione a costo zero, quindi.
Ma dove si trasferiranno i laboratori e i magazzini del teatro dell’Opera? Le nuove strutture che li ospiteranno sorgeranno nel territorio del Municipio VII, sulla via Collatina. Alcuni imprenditori, secondo una prima intesa con il Comune, s’impegneranno a realizzarli su un’area di 19 mila metri quadrati. In cambio otterranno la trasformazione, sempre in zona Collatina, di un’area di 120 mila cubi da zona industriale a zona residenziale, che peraltro rientrava nei desideri del Municipio VII.
Il progetto, siamo certi, produrrà effetti benefici soprattutto per la periferia est della capitale perché l’Amministrazione comunale, attraverso le risorse ordinarie, sembra ormai decisa a realizzare il parco archeologico della Collatina, dando sostanza a un intervento di riqualificazione urbanistica dell’area che, per la gioia di residenti e non, comprenderà anche uno svincolo tra la stessa via Collatina e via Filiberto Petiti.
Scontato il parere favorevole del VII Municipio, prima che Comune e Regione si accordino sulla variante urbanistica, ad esprimersi toccherà al Consiglio comunale.
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