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Il progetto di archivio performante Scenari dell’Immateriale

Giovedì 30 gennaio alle ore 15 la presentazione all’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi

A Roma, all’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA, Palazzo Mattei di Giove, Via Michelangelo Caetani 32)  giovedì 30 gennaio 2025 alle ore 15, c’è un incontro per presentare il progetto di archivio performante Scenari dell’Immateriale.

Dopo il primo evento centrato su Le Troiane di Giovanna Marini, opera radiofonica realizzata per RAI-Radio1-Audiobox nel ciclo La Scena Invisibile, questo appuntamento delinea la visione strategica di un’operazione che connette la Memoria dell’Avanguardia con l’Innovazione digitale attraverso il Performing Media che dal Videoteatro e le sperimentazioni radiofoniche degli anni Ottanta ha affrontato, già negli anni Novanta, le nuove espressioni dell’Interaction Design e del Virtuale fino allo sviluppo attuale dell’Urban Experience ridefinendo le politiche-poetiche dell’Happening nell’ambito della Cittadinanza Attiva e il Community Empowerment.

Il primo contesto di riferimento è il POW-Scenari dell’Immateriale nato nel 1985 come rassegna di Videoteatro per poi diventare Festival nel 1987 con un’edizione dal titolo La Scena Interattiva, che contribuì a fare di quella città umbra una capitale dell’innovazione culturale, insieme al Premio Opera Prima per il Teatro di Ricerca promosso da Beppe Bartolucci.

Nell’incontro verranno presentati i PromoPOW, videoclip realizzati tra il 1987 e il 1989, di fatto considerati come le prime “locandine elettroniche” di un evento culturale e il concept-video Index del videoteatro pensato come un ipermedia (con estratti di opere di videoteatro associati a concetti-chiave, per una tassonomia di quel fenomeno di ricerca), realizzato nel 1988.

Questi sono repertori sistematizzati nel Fondo d’archivio presso l’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi che prevede una sua evoluzione on line e on life con una serie di azioni performanti. In questa prospettiva, con una programmazione che stiamo delineando, s’inscrive il libro/librido curato da Gaia Riposati e Massimo Di Leo: Performing Media – un futuro remoto. Il percorso di Carlo Infante fra memoria dell’Avanguardia e transizione digitale edito da Editoria&Spettacolo (2022), un esempio emblematico di come si possa interpretare la transizione digitale in ambito editoriale, non solo per l’uso dei qr-code che abbiamo usato già nel 2007, per primi (vedi Lemma Treccani) ma anche della Realtà Aumentata che fa parlare la copertina


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