Intervista a Massimo Scarola
Tecnico di Atletica Leggera presso ASD Atletica Tor Tre Teste e runner in attivitàMassimo Scarola ha indossato diverse maglie di squadre podistiche del territorio, negli ultimi anni con: G.S. Cat Sport, Atletica La Sbarra, ASD Vitamina Running Team.
Frequentatore assiduo del Parco Palatucci, non solo con gli amici “tapascioni”, ma anche con runners di livello. Poi, non dimentichiamolo: è tecnico di Atletica Leggera presso ASD Atletica Tor Tre Teste, al campo Nori.
Due sue frasi, mi sono rimaste impresse, prese al volo mentre ho avuto occasione di correre con lui:
- quando corro penso a correre e basta, una testa piena di pensieri pesa di più, e in salita vai più piano
- se hai il coraggio di fallire, allora hai il coraggio di avere successo
Intervista a Massimo Scarola
Cosa ti ha regalato la corsa negli anni passati?
La corsa mi ha regalato e mi regala ancora ottime sensazioni.Mi rilassa, è una terapia naturale
Cosa ti sta regalando l’insegnare atletica in questi ultimi anni?
Da qualche anno la mia passione è diventata anche lavoro.
Sono un tecnico della FIDAL, nonché GUIDA FISPES per atleti non vedenti e ipovedenti. Seguo anche le categorie giovanili.
Insegnare e aiutare, credo sia la soddisfazione più grande. I bambini richiedono molta attenzione, soprattutto in una età di cambiamenti continui.
Ci racconti di un sogno, di oggi, mentre segui una bambina/o, una ragazza/o?
Più che un sogno è una certezza. Molte ragazze e ragazzi si affidano a me, per superare le prove fisiche dei Gruppi Militari e della Polizia di Stato.
Ottimi i risultati.
Aver contribuito, anche con il mio aiuto, al raggiungimento del loro obiettivo, è sempre motivo di orgoglio per me.
Qual è stato l’allenamento più bello a cui hai partecipato? Lo descrivi?
Ho cominciato a correre grazie al mio amico Giulio.
Proprio con lui ho fatto il mio primo allenamento di lungo, oltre i 30 km. Doveva essere una corsa lenta, poi siamo andati oltre.
Andati e tornati da Frascati. Da quel lungo, mi sono iscritto alla maratona di Roma.
Ti piaceva di più allenarti o allenare?
Indubbiamente allenare.
Tra tutti quelli che un runner conosce, che tipo di allenamento preferivi e perché?
Non ho un allenamento che preferisco, posso uscire da casa e correre nel parco di Tor Tre Teste. Ho corso sotto la neve e sotto la pioggia. In estate a più di 30 gradi, quando terminavo mi chiedevo: ma chi me lo fa fare.
Il giorno dopo ero di nuovo al parco.
Qual è stato il miglior allenamento della tua carriera, un ricordo o un aneddoto.
Ripetute: 6 x 1000 metri, con recupero attivo di 500 metri.
Sotto un diluvio nel mese di novembre, con il mio grande amico Fabrizio.
Ci siamo detti: se ne usciamo vivi, non ci ferma più nessuno.
Puoi parlarci dei tuoi amici runners? Ricordi delle persone, sia nelle gare o negli allenamenti?
L’atletica ti permette di socializzare, di fare amicizie che durano per sempre. I runners sono tutti uniti da una passione, senza limiti e barriere
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