

Un tributo istituzionale che rafforza la memoria di questo luogo, confiscato a Enrico Nicoletti, cassiere della Banda della Magliana, e trasformato in un simbolo di legalità e bellezza
Una villa silenziosa, circondata dagli alberi dell’Aventino, un tempo apparteneva a uno dei volti più noti della Banda della Magliana.
Oggi, quella stessa villa risuona delle note di Miles Davis e Chet Baker, delle improvvisazioni dei giovani talenti e degli applausi del pubblico internazionale. È la Casa del Jazz, che compie vent’anni e li celebra con un’estate di musica, memoria e rinascita.
A ricordare il significato profondo di questo anniversario è stato anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha inviato un messaggio toccante, letto in apertura della conferenza stampa per la rassegna estiva Summertime:
“La nascita della Casa del Jazz si inserisce nel percorso di restituzione ai cittadini di beni della criminalità organizzata […] testimonianza di cultura e libertà d’espressione.”
Un tributo istituzionale che rafforza la memoria di questo luogo, confiscato a Enrico Nicoletti, cassiere della Banda della Magliana, e trasformato – grazie all’amministrazione Veltroni – in un simbolo di legalità e bellezza.
All’ingresso, una lapide con i nomi delle vittime di mafia ricorda a ogni visitatore che la musica qui non è solo arte: è resistenza civile.
Oltre 40 concerti da giugno ad agosto animeranno il parco, con una line-up che intreccia leggende del jazz italiano e internazionale. Ad aprire le danze, il 6 e 7 giugno, sarà “Shades of Chet”, omaggio poetico al genio di Chet Baker con Enrico Rava, Paolo Fresu, Stefano Bollani, Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto. Cinque maestri italiani per una reunion irripetibile, pensata appositamente per questo compleanno speciale.
“La Casa del Jazz è oggi uno dei centri più vivi e riconosciuti del jazz europeo” ha detto Raffaele Ranucci, AD della Fondazione Musica per Roma. Mentre l’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio ha ricordato la doppia anima di questo luogo: “Una stagione straordinaria, ma anche una storia civile che Roma non deve dimenticare”.
E poi ci sono i più piccoli: con la Jazz Campus Orchestra, la Casa ospita corsi per ragazzi tra i 7 e i 14 anni, piantando semi di curiosità e passione nelle nuove generazioni.
A vent’anni dalla sua rinascita, questa casa è diventata la casa di tutti. Dove una volta si tramavano affari loschi, oggi si ascolta, si sogna, si cresce. Tra note, libertà e memoria.
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