La ‘cura’ di Trambus per la sicurezza

Intervista all'amministatore delegato di Trambus Adalberto Bertucci

Un giovane autista di Trambus, Christian Rosso, 24 anni, è stato minacciato con un taglierino alla gola da un Marocchino che voleva rubargli il portafogli. Il fatto è accaduto di notte sulla linea 06 che unisce Roma con Lido di Ostia. Si tratta del secondo episodio nel giro di qualche mese. A fine anno, infatti, un altro autista era stato picchiato a sangue e minacciato con una pistola. In seguito a questo episodio, l’ad. di Trambus, Adalberto Bertucci, si era impegnato a prendere provvedimenti.

Dottor Bertucci, come vi state muovendo per garantire più sicurezza agli autisti di Trambus?

Posso anticiparle che a giorni presenteremo un prototipo di cabina chiusa per gli autisti.

Che tipo di cabina?

Che protegga gli autisti ma contemporaneamente permetta un contatto con i passeggeri.

Come quelle dei tram?

Potrebbero essere simili.

Sull’altro versante sicurezza, quello dei cittadini romani, pensate di prendere qualche iniziativa, in seguito ai gravi episodi verificatisi nella capitale? 

Innanzitutto ci siamo impegnati con l’amministrazione comunale a contribuire con 50 mila euro nella realizzazione di telecamere e aumento della vigilanza. Entro fine anno, poi, 19 capolinea, soprattutto in periferia, saranno completamente riqualificati. Stiamo partendo, infine, con la VM, un sistema computerizzato che consente di vedere minuto per minuto quello che accade all’interno del mezzo, oltre al Gps ovviamente.

Trambus è stata al centro di polemiche dopo che  un autista  “drogato” aveva travolto e ucciso un uomo. Che provvedimenti state prendendo?

Casi come quelli che si sono verificati a Natale scorso non dovranno più accadere. Per questo stiamo seguendo un lavoro scrupoloso: abbiamo iniziato a fare controlli a campione, ma presto tutti saranno soggetti ai test.

Come vengono fatti?

Il dipendente viene avvisato al massimo il giorno prima. Pensiamo che questo sia un buon sistema ma, se sarà necessario, stiamo preparando ipotesi di unità mobili per arrivare a fare un controllo fino a mezz’ora prima che i dipendenti prendano servizio.

C’è stato qualche esito positivo al test?

Abbiamo iniziato da 30 giorni, sono stati controllati più di 100 dipendenti e finora tutti esiti negativi.

Che linea adotterete se un autista risultasse positivo a un test antidroga? È pensabile un suo impiego in lavori che non mettono a repentaglio la sicurezza altrui, come propone la FitCisl Autoferrotranvieri?

Se un dipendente fa uso di droga non può assolutamente lavorare per noi. Ne va del mio onore. L’azienda è disposta ad aiutarlo nel percorso di disintossicazione  ma a stipendio zero, su questo sono  inamovibile.

Cambiando argomento, ci sarà l’accorpamento tra Trambus, Atac e Metro?

Certo. La delibera è passata in giunta. Entro fine anno avremo un’unica azienda.

Cambierà il suo ruolo?

Non spetta a me dirlo. L’azionista è il Comune di Roma: è il sindaco che dovrà decidere. Io sono un esecutore che spera di far bene il suo lavoro.

Un eventuale presidente?

Ognuno si candiderà (ride). Deciderà il Sindaco.

Da Libero del 28 febbraio


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